Lovere, via al rilancio del porto
Il sogno è il turismo scolastico

L'area del porto è uno splendore e a Lovere è, per capitalizzazione, l'azienda numero due dopo la Lucchini Rs. Ci sono il lago, le piscine, l'ostello della gioventù, le sedi di gloriose associazioni sportive, le aree verdi per la tintarella, i locali pubblici e soprattutto i sei pontili con 270 posti barche.

Accando alle gioie anche i dolori: il problema serio degli atti vandalici, alcune strutture più che disastrose ereditate dalla nuovo cda de L'Ora, che gestisce l'area, il nodo scorsoio del «Vhanilla», locale notturno durato forse qualche settimana e ora sotto sfratto.

Con il nuovo cda de «L'Ora» nominato dal Comune di Lovere (proprietario della srl al 70%, il resto è della Comunità montana), il presidente Gino Conti si è rimboccato le maniche e con il manager Paolo Macario (contitolare della Elti di Sovere, leader mondiale nella produzione di forni industriali) e Max Barro, giovane ma già un'autorità nel mondo della nautica altosebina, ha già gettato le basi per rilanciare il porto.

A pochi mesi dall'insediamento, il cda rischia ora di restare «zoppo» - Macario ha presentato le dimissioni per problemi legati alla «vis» politica della cittadina -, ma non manca la voglia di fare. «Anche se Macario ha operato sono pochi mesi, l'impronta c'è e tante emergenze sono state risolte o prese in mano» dice Conti.

Quello di Lovere è già il porto più grande del Sebino e ora mira a diventare il «porto di Bergamo». Cominciando da una cosa apparentemente banale: il guardiano notturno. Dopo le 23 da anni è terra di nessuno, ora si sta avviando il contratto per la sorveglianza dalle 23 alle 5,30. Poi ci sarà la riqualificazione dei parchi giochi dei bambini (in cantiere); più avanti quella dei pontili e la verifica delle strutture subacquee che li ancorano al fondo del lago. In prospettiva, il recupero degli spazi occupati dal «Vhanilla» a servizio dello sport e, altra sfida che torna d'attualità, quello di chiedere un'area alla Lucchini Rs per ricavarci altri 60 posto barca.

Infine, si punterà su una forma di turismo, quello scolastico, che permetterebbe di raggiungere un secondo obiettivo a cui si ambisce da sempre: far vivere il porto 12 mesi l'anno. Leggi di più su L'Eco di venerdì 9 aprile.

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