«Siamo dei Ris», rubano gioielli
In manette finiscono in due

Si erano perfino travestiti da carabinieri del Ris di Parma per mettere a segno il colpo, evidentemente preparato a tavolino dopo che un basista aveva quasi certamente fornito loro tutte le informazioni necessarie. Ma è stato proprio il travestimento a spedirli dietro le sbarre, smascherati da alcuni passanti che quando li hanno visti con tanto di tuta bianca armeggiare alle portiere di una «Mercedes» parcheggiata lungo la strada non hanno creduto alla loro spiegazione e hanno dato l'allarme al 112, che poco dopo li hanno incastrati.

Tutto è accaduto nel primo pomeriggio di giovedì, a Clusone, in via Querena, dove poco dopo le 13.30 è arrivata una «Renault Clio» da cui sono scesi due persone, uno di circa 30 anni, l'altro di circa 40, dalla parlata veneta. Con tanto di tuta bianca e cappuccio - tipo Ris appunto - i due si sono avvicinati ad una «Mercedes» regolarmente parcheggiata sul lato della strada e hanno cominciato scassinare le serratarure.

L'auto era di proprietà di un rappresentante di gioielli e al suo interno c'erano due borse con preziosi per un valore di almeno 70 mila euro, il vero obiettivo dei due ladri.

Mentre i due stavano armeggiando ai danni della vettura, alcuni passanti hanno chiesto loro: «Cosa state facendo?», «Siamo dei Ris e stiamo portando a termine un'operazione» è stata la risposta. Ma non sono stati creduti, tanto che qualcuno ha subito avvisato il 112 di quanto stava avvenendo. Nel frattempo, però, i due avevano aperto la «Mercedes», preso le due borse e scappati a bordo della «Renault Clio».

Di quanto avvenuto vengono informate le stazioni dei carabinieri della zona e le pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile, una delle quali da Lovere sta risalendo verso Sovere per una giro di perlustrazione.

I militari intercettano la «Clio» proprio a Sovere, nel tratto di strada compreso tra le due rotonde lungo la «provinciale». i due ladri tentanto di fuggire a piedi, ma vengono fernati subito dai carabinieri.

I due sono stati arrestati mentre la refurtiva è stata interamente recuperata.  Oggi si presenteranno davanti al giudice per essere processati per direttissima.

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