Borgo di Terzo, morto l'ex sindaco
fu ustionato dal genero 12 giorni fa

È morto nelle scorse ore all'ospedale Niguarda di Milano Giannino Trapletti, 58 anni, ex sindaco di Borgo di Terzo, ustionato in modo gravissimo domenica 28 marzo a causa del gesto folle del genero, Mater Mal, senegalese di 33 anni, che l'aveva cosparso di liquido infiammabile e gli aveva dato fuoco al culmine di mesi di litigi e scontri a suon di querele, nell'ambito della separazione in corso dell'africano dalla figlia di Trapletti, Tatiana, 36 anni.

Trapletti è morto a dodici giorni dall'aggressione del reparto grandi ustionati del nosocomio milanese. Architetto, in passato impegnato nella Comunità Montana Valle Cavallina, Trapletti al momento del ricovero presentava ustioni di 2° e 3° grado sul 90% del corpo. Era rimasto in coma, ma il suo cuore non ha retto.

L'omicida, ricoverato per le ferite da coltello che si era prodotto lui stesso dopo il raptus ed assistito dall'avvocato Simona Russo, nei giorni scorsi si era avvalso della facoltà di non rispondere alle domande del gip Alberto Viti. Il senegalese è destinato a essere trasferito in carcere quando le sue condizioni lo consentiranno, in quanto l'arresto era stato convalidato nei giorni scorsi. Il gesto di follia dell'extracomunitario era costato anche ferite alla moglie Tatiana e inoltre erano rimasti lievemente intossicati anche i due figli piccoli della coppia, la moglie di Trapletti e la loro figlia.

La tragedia si era consumata in via Pezzotta, nel giardino dell'abitazione dei Trapletti, confinante con la casa della figlia Tatiana Trapletti. La sera del 28 marzo Matar Mal è entrato nella proprietà di Trapletti e, mentre l'ex sindaco era uscito per recuperare una poltrona, lo ha assalito. lo ha cosparso di liquido infiammabile, poi ha appiccato il fuoco sotto gli occhi della figlia Tatiana che a sua volta era stata aggredita con due fendenti al busto.

La salma di Giannino Trapletti si trova nella camera mortuaria del Niguarda di Milano.

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