Sedicenne morto in scooter:
telecamere al vaglio per capire

Le telecamere che sorvegliano l'area di servizio Total di Casnigo potrebbero fornire qualche informazione utile per far luce sul tragico incidente stradale che giovedì sera è costato la vita a un giovane studente del paese, Marco Bonandrini di 16 anni. Non lo escludono i carabinieri della stazione di Gandino, incaricati di compiere gli accertamenti sulla drammatica vicenda, che acquisiranno proprio i filmati della stazione di servizio, molto vicina al luogo dell'incidente, e li analizzeranno approfonditamente per verificare se ci sia qualche fotogramma che ritragga i movimenti del ragazzo mentre si immetteva sulla strada provinciale 42 che conduce a Leffe.

Il ragazzo, infatti, in sella a un ciclomotore Malaguti Phantom, quando è avvenuto l'incidente era appena uscito dalla stazione di servizio Total, dove aveva fatto rifornimento di carburante: quando si è immesso sulla provinciale è stato travolto da una Volkswagen Polo diretta verso Leffe, scaraventato in aria e, dopo la caduta a terra, investito da una Fiat Seicento che viaggiava in senso opposto.

L'incidente è avvenuto poco prima delle 21 in un tratto di strada rettilineo, tra il distributore e il complesso del depuratore della Valle Gandino, dove la strada che in quel punto prende il nome di via Lungo Romna è priva di illuminazione, eccetto quella dell'area di servizio. L'impatto fra la Polo e il ragazzo in moto è stato violentissimo e il personale del 118, arrivato coi mezzi di soccorso a sirene spiegate, ha cercato inutilmente per oltre mezz'ora di rianimare il sedicenne, che ha riportato traumi molto gravi nello scontro.

Nel frattempo che le indagini facciano luce sulla dinamica e le eventuali responsabilità, anche sabato in tantissimi si sono stretti con affetto attorno alla famiglia di Marco Bonandrini, che frequentava la seconda superiore all'Isiss «Valle Seriana» di Gazzaniga. I funerali sono stati fissati per lunedì alle 15 nella parrocchiale del paese. La salma è composta nella casa di vicolo San Carlo, dove Marco lascia il papà Oscar, artigiano nel settore del serramenti in alluminio; la mamma Rosangela, dipendente comunale e il fratello minore Paolo che frequenta la seconda media in paese.

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