Attraversa i binari a Cividino
e muore investito dal treno

Tragedia sulle rotaie in Valcalepio. Un commerciante di Sarnico, Danilo Vavassori, 39 anni, sposato e con un figlio di 4 anni, ha perso la vita nella serata di venerdì investito da un treno a Cividino di Castelli Calepio, sulla linea Bergamo-Brescia.

La disgrazia si è consumata poco prima delle 22 nelle vicinanze del passaggio a livello che collega Cividino a Palazzolo Sull'Oglio. Secondo le prime ricostruzioni, l'uomo avrebbe attraversato i binari proprio mentre stava passando un locale proveniente dal capoluogo bresciano e diretto a Bergamo: il convoglio ha travolto il commerciante, che è stato trovato senza vita a circa a circa 50 metri a nord del passaggio a livello in direzione Bergamo.

Sulle cause e la dinamica di quanto accaduto, non ancora del tutto chiare, sono in corso d'accertamenti da parte della polizia ferroviaria di Bergamo. Per ora si è ricostruito che il quarantenne, appassionato di sport, era uscito di casa in tenuta sportiva, per fare jogging nella zona a cavallo fra le due province.

Una uscita pianificata dopo aver lasciato la moglie e il figlio di 4 anni nell'abitazione dei genitori della consorte a Palazzolo sull'Oglio, in via Cavalieri di Vittorio Veneto, nella zona Mura alta, che si trova a meno di un chilometro di distanza dal punto della disgrazia.

Lì i familiari lo stavano aspettando per il rientro a Sarnico. L'impatto con il locomotore è stato fatale, nonostante il macchinista, accortosi della presenza dell'uomo sui binari, abbia tentato di evitare l'impatto con una rapida frenata e l'avvisatore acustico. Il treno si è quindi fermato, ma per Danilo Vavassori non c'è stato nulla da fare.

Immediata la richiesta di intervento al 118, che ha inviato sul posto un'autoambulanza: ai sanitari non è rimasto altro che constatare il decesso del quarantenne di Sarnico. Sul posto sono giunti anche i carabinieri della stazione di Grumello del Monte di supporto alla polizia ferroviaria.

La salma è stata poi trasferita alla camera mortuaria dell'ospedale di Palazzolo sull'Oglio, a disposizione del magistrato di turno, che nella mattinata di sabato ha rilasciato il nulla osta. Il feretro è stato trasferito alle 18 nella casa dei genitori di Danilo Vavassori, in via Arici 53 a Telgate, dove è stata allestita la camera ardente da cui martedì alle 15 partirà il corteo funebre verso la parrocchiale.

Danilo Vavassori gestiva con il fratello Massimo, di 32 anni, un'attività commerciale nel settore degli accessori per abbigliamento con sedi a Telgate e Chiuduno. Da alcuni anni abitava con la moglie Paola e il figlio di quattro anni sulla collina di Sarnico, in via Faletto. Conosciuto nella cittadina lacustre, era appassionato di sport, calcio e tennis in particolare.

Quest'anno giocava come attaccante nella formazione della Grumello nel campionato di Terza categoria, dopo aver militato in passato anche nei campionati di Promozione e Prima e Seconda categoria con Romanese, Bolgare, San Paolo d'Argon, Forza e Costanza e Nuova Chiuduno.

Ottimo giocatore di tennis, con classifica di terza categoria, era iscritto al tennis comunale Sarnico. Sabato lo ha ricordato il suo amico e maestro Oscar Sacella, che ha spiegato «Perdo un amico e un compagno di doppio con il quale ho partecipato a numerosi tornei. In passato gareggiava con il team di Brusaporto, ma poi per amicizia l'avevo convinto a iscriversi nel nostro Centro».
 Luca Cuni

© RIPRODUZIONE RISERVATA