Brignano: a Palazzo Visconti
ripartono i lavori di restauro

Entro il 2010 ripartiranno i lavori su Palazzo Visconti a Brignano. Parola della proprietà, il gruppo Green Holding che ha confermato che i restauri dell'ala di sua proprietà saranno ripresi entro fine anno.
L'approfondimento su L'Eco di martedì 20 aprile

Entro il 2010 ripartiranno i lavori su Palazzo Visconti a Brignano. Parola della proprietà, il gruppo Green Holding di cui fa parte la Rea Dalmine, che in questi giorni ha confermato che i restauri dell'ala di sua proprietà, sospesi nel 2001, ripartiranno entro la fine dell'anno. La notizia rappresenta una iniezione di fiducia per l'amministrazione comunale e per la popolazione: convinzione comune è infatti che il rilancio del centro storico di Brignano passi proprio attraverso la rinascita dell'antico maniero.

Quando lo scorso ottobre, per presunte irregolarità nella bonifica di un'area industriale nel Milanese, era stato arrestato il presidente del cda della Green Holding Giuseppe Grossi si era pensato che i lavori a Brignano sarebbero rimasti a lungo nel cassetto. Ma il sindaco di Brignano Valerio Moro (Lega Nord) era stato rassicurato da una lettera del presidente della Rea Antonio Romei che confermava, nonostante quanto accaduto, l'avvio dei lavori di restauro entro il 2010. Da allora però sono trascorsi sei mesi durante i quali non c'è stata alcuna novità. La preoccupazione del primo cittadino è così ricominciata a salire.

Dalla Green Holding è però arrivata in questi giorni una nuova conferma che i lavori di restauro dell'ala del palazzo di sua proprietà ricominceranno entro il 2010. Come è noto il Palazzo Visconti di Brignano è diviso in due complessi. L'ala cinquecentesca, già completamente restaurata, che è di proprietà del Comune ed è la sede del municipio. E quella seicentesca che, per restare alla storia più recente, era stata acquistata nel 1992 da Sergio Cragnotti, patron della Cirio. Qui i lavori di restauro erano iniziati nel 1997 per poi bloccarsi nel 2001 a causa del crac dell'azienda.

© RIPRODUZIONE RISERVATA