Il liceo Lussana si mobilita
«No ai bambini soldato»

Il liceo scientifico Lussana invita tutte le scuole bergamasche a partecipare alla campagna internazionale per il recupero dei bambini soldato: venerdì 7 maggio, infatti. il liceo, come capofila della rete di scuole del progetto «Cittadinanza e Costituzione», organizza una giornata di testimonianze e riflessione ospitata dall'Università di Milano.

Il convegno fa parte del progetto «Tecnologie per la pace e bambini soldato», vincitore di un finanziamento del ministero dell'Istruzione di 15 mila euro. Solo cento reti di scuole, su 1.300 che hanno partecipato al concorso indetto dal ministero, hanno ottenuto come il Lussana il finanziamento massimo previsto.

Venerdì, nell'aula magna dell'Università degli Studi di Milano, in via Festa del Perdono, gli studenti del Lussana animeranno una giornata-evento alla quale, a partire dalle 8,30 parteciperanno, presentati da Simonetta Fichelli del ministero dell'Istruzione, due ex bambini soldato e vittime di guerra: Kon Kelei dal Sudan e Zlata Filipovic dalla Bosnia.

Dopo il loro intervento, Viviana Valastro di «Save the Children», referente della coalizione internazionale «Stop all'uso dei bambini soldato» che raccoglie le principali organizzazioni impegnate sul tema, farà il punto della situazione internazionale dei bambini in guerra. Interverranno poi Ilaria Viarengo, dell'Università di Milano, il colonnello Vincenzo Liguori, Davide Cavazza, manager sul campo di Unicef e Alessandra Facchi, Università di Milano.

A fine mattinata entreranno in scena le scuole che hanno partecipato al Progetto Scuola «Tecnologie per la pace: i bambini soldato».Tutti gli istituti della rete infatti hanno lavorato un anno on line tramite una piattaforma riservata messa a disposizione dal liceo Lussana attraverso l'associazione Nova Multimedia. La piattaforma include anche una web tv e l'utilizzo di materiale multimediale.

Il lavoro, come richiesto dall'Onu, è stato svolto in francese e inglese oltre che in italiano. Coordinatrice del progetto è la professoressa Dianora Bardi, docente di italiano al Lussana e tra le maggiori esperte nazionali dell'utilizzo del web a scuola. Nel pomeriggio gli studenti potranno incontrare i coetanei vittime di guerra e visitare la mostra fotografica «Alla guerra non si gioca», promossa da Nova Multimedia in collaborazione con Coalizione italiana stop all'uso dei bambini soldato» Alisei, Amnesty International Italia, Coopi, InterSos, Terre des Hommes Italia, Save the Children Italia. La mostra arriverà anche a Bergamo.
 S. P.

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