Il Tricolore esposto in Provincia
«scintille» tra Pirovano e il Pdl

Il Tricolore rende monocolore il presidente della Provincia Ettore Pirovano, di umore nero, giovedì in Consiglio provinciale, per un ordine del giorno urgente del Pdl (riproposto poi pari pari dal Pd) che chiedeva «di mantenere esposte alle finestre degli uffici provinciali la bandiera nazionale per le intere celebrazioni del 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e di farsi promotori della stessa iniziativa con tutti i 244 Comuni, Bergamo compreso».

Dimostrando di non gradire particolarmente l'intervento degli alleati di maggioranza, il numero uno leghista di via Tasso ha detto «niet», motivando il diniego con un incontro avuto col prefetto. «La Prefettura, con la quale condividiamo il nostro palazzo, non è particolarmente entusiasta di un eccesso di bandiere. È il caso, poi, di iniziare a preparare l'albero 11 mesi prima di Natale?», ha detto il presidente con una metafora, assicurando comunque che l'Unità d'Italia si festeggerà.

Al «gran rifiuto» di Pirovano, il capogruppo del Pdl Giuseppe Bettera ha ritirato l'ordine del giorno: «Non è urgente, ma abbiamo ritenuto opportuno portarci avanti su un tema sensibile». Maurizio Maggioni, altro esponente degli ex Forza Italia (e presentatore dell'odg) accetta le dichiarazioni di Pirovano, ma dice che non rinuncerà a questa battaglia, lasciando poi l'aula per altri impegni.

Ci pensa allora Matteo Rossi (Pd) a ripresentare come urgente un ordine del giorno che è la fotocopia di quello precedente. Bollata come «farsa» l'iniziativa democratica da Pirovano, la votazione respinge - con 13 voti favorevoli (Pd, Lista Bettoni, Udc e Idv) e 22 contrari (Lega, Pdl, Sinistra) - il carattere d'urgenza della richiesta. Interviene anche l'assessore al Bilancio Mario Gandolfi: «È stucchevole questa discussione. Per sgombrare il campo da equivoci ricordo che nel Bilancio 2010 sono stati stanziati 50 mila euro per le celebrazioni dell'Unità d'Italia e altrettanti nel 2011».

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