Azzano: sfrattati marocchini
L'altra casa non è più disponibile

Ad Azzano San Paolo è stata sfrattata una marocchina che abitava in piazza 4 Novembre, proprio davanti al Comune. L'extracomunitaria, in Italia da tre anni, aveva successivamente affittato l'appartamento ad Azzano e aveva pagato i primi sei mesi, poi non aveva potuto più pagare perché nel frattempo aveva perso il suo lavoro da badante in quanto era morto l'anziano che accudiva. La donna, separata dal marito, ha tre figlie, di 17, 15 e 12 anni, che vivono con lei.

La pratica per lo sfratto è scattata 8 mesi fa, è diventata esecutiva a novembre e stamattina, 26 maggio, si sono presentati l'ufficiale giudiziario con i carabinieri per sfrattare la donna che, intanto, ha trovato un nuovo lavoro in un'impresa di pulizie e potrebbe pagare l'affitto. La donna, che si è lamentata di non essere stata assistita adeguatamente sul piano legale, è stata spalleggiata da rappresentanti di Rifondazione Comunista, critici anche con la posizione del Comune sulla vicenda.

La situazione sembrava essersi risolta nella stessa mattinata. Era intervenuto il sindaco di Azzano, Simona Pergreffi, che aveva garantito alla donna un anno di affitto, con il pagamento anticipato di tre mesi, in un appartamento di Gazzaniga. Le rimostranze di Rifondazione e tutto il clamore che ha avuto la vicenda hanno però indotto il proprietario dell'appartamento di Gazzaniga a negare l'affitto.

Il sindaco ha comunque precisato che il Comune aveva già aiutato la famiglia marocchina a novembre con un contributo di 1.500 euro prelevato dal fondo per le famiglie in difficoltà e che la donna le aveva comunicato che si sarebbe trasferita a Zogno da parenti, salvo cambiare idea all'ultimo momento.

Ieri sera c'è stata una riunione d'urgenza in Comune ed è stato deciso di pagare alla famiglia marocchina l'albergo per 10 giorni a Verdellino, in attesa dell'appartamento a Gazzaniga. Che però ora si è volatilizzato. La famiglia marocchina è in albergo e attende gli sviluppi di una situazione che sta diventando sempre più intricata.



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