La lettera-proposta: meno navette
per potenziare i treni regionali

«In questi giorni si fa un gran parlare di "sacrifici". Forse se si provasse a risparmiare qualcosa offrendo magari un servizio migliore sarebbe meglio Provo a fare una proposta. Dopo il raddoppio della linea Bergamo Treviglio la Regione per accontentare i sindaci di Levate, Arcene, Stezzano ha introdotto dei treni navetta cadenzati».

«Questi nuovi treni, nonostante il raddoppio e il quadruplicamento della Milano-Treviglio, hanno finito per creare problemi sui collegamenti Bergamo-Milano con allungamento dei tempi di percorrenza, soste in aperta campagna ecc. e una consistente riduzione dell'offerta di carrozze nei treni di punta, costringendo centinaia di persone a viaggiare in piedi, su carrozze vecchie, luride e indecenti».

«I treni navetta invece sono composti da carrozze restilizzate, tirate quasi a nuovo. Peccato che viaggiano praticamente vuote, almeno in una direzione. Perché il servizio è appetibile e utilizzato in direzione Bergamo al mattino e al ritorno la sera, mentre il collegamento Bergamo-Treviglio del mattino e al ritorno la sera è deserto perché penalizzante sui tempi e sugli orari, dovendo cambiare a Treviglio Centrale».

«Viceversa i treni regionali che fermano solo a Verdello e Pioltello, viaggiano strapieni al mattino in direzione Milano e la sera al ritorno, mentre quelli della direzione opposta sono semivuoti. E allora perché non ridurre drasticamente le navette nelle ore di punta, facendo fermare i treni regionali del mattino in tutte le stazioni da Treviglio a Bergamo (e viceversa la sera) recuperando materiale per potenziare il servizio dei regionali in direzione Milano al mattino (in questo caso si possono ipotizzare anche alcune fermate a Treviglio Ovest) e la sera nella direzione opposta? Non vedo particolari criticità ma solo grandi vantaggi sia economici che di efficienza del servizio».

«Capitolo sprechi. Credo che sia ormai il quinto anno da quando qualche mente geniale di Fs ha partorito il progetto di condizionamento dei treni regionali con un impianto che non funziona e con vetri sigillati, trasformando i vagoni in autentici strumenti di tortura. È evidente che l'impianto è sbagliato e va totalmente modificato e gli interventi di "manutenzione straordinaria" più volte promessi sono totalmente inutili».

Perché la Regione Lombardia non addebita penali pesantissime a Trenitalia che mette a repentaglio la salute dei passeggeri, risparmiando così consistenti risorse? Scommettiamo che saranno invece i pendolari chiamati a pagare a piè di lista sprechi e inefficienze avendone in cambio il solito: "ci scusiamo per il disagio" o la generica promessa di "miglioramento del servizio". Aspetto fiducioso una risposta».
 G. Mologni

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