Vietare il burqua? Opposizioni contro
«Servirebbe maggior buon senso»

Pare proprio che nel giro di qualche mese anche a Bergamo sarà proibito camminare per strada o frequentare luoghi pubblici indossando burqa o niqab, gli abiti tradizionali con cui le donne islamiche coprono l'intero corpo, volto compreso. Nel corso della seduta consiliare della 1ª circoscrizione di mercoledì, la maggioranza di centro destra ha votato una proposta per l'inserimento all'interno del Regolamento di polizia di norme che sanzionino l'uso in pubblico di questi indumenti.

La proposta approvata in consiglio ha subito riscosso il plauso dei consiglieri cittadini del gruppo Lega Nord, Alberto Ribolla e Luisa Pecce, e da palazzo Frizzoni fanno sapere che accoglieranno senz'altro l'invito della circoscrizione: nel nuovo Regolamento di polizia – per ora allo stato di bozza – questa norma sarà certamente prevista.

L'assessore alle pubblica sicurezza Invernizzi non vuole farne una questione di rispetto culturale o religioso: «Qui si parla semplicemente di leggi dello Stato. È chiaro che nessuna norma può impedire l'uso di determinati indumenti, ma nel nuovo regolamento si farà senz'altro riferimento al divieto di circolare in pubblico con il volto coperto senza un giustificato motivo. L'uso del casco, ad esempio, lo è».

«Ipoteticamente – continua Invernizzi – se l'uso del burqa fosse riconosciuto come lecito, qualunque delinquente potrebbe ricorrervi per rendersi irriconoscibile dopo un furto».

Di tutt'altro avviso l'ex sindaco Roberto Bruni. «Al di là della lentezza con cui l'attuale amministrazione sta approvando il nuovo regolamento, l'inserimento di questa norma sarebbe assolutamente inutile. Nel nostro paese abbiamo già una legge – art 5 legge 152/75 – che sanziona il travisamento del volto senza giustificato motivo, per la tutela dell'ordine pubblico. Il fatto è che occorre agire con buon senso nel far rispettare questa norma, se non si vuole che diventi l'ennesimo pretesto per prendersela con gli immigrati».

Per ora, comunque, il Regolamento di Polizia è ancora in cantiere e pare che, prima della prossima primavera, non se ne vedrà una bozza definitiva.

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