Brembo: poco pesce, colpa degli uccelli
I pescatori ora sollecitano la Provincia

Sono quasi 1.200 le firme che il comitato Pesca Valle Brembana ha inviato alla Provincia di via Tasso e a tutti i sindaci della valle e alla Comunità Montana per manifestare una forte preoccupazione di fronte ad un sensibile calo di trote, cavedani, temoli e barbi nelle acque dei torrenti e dei fiumi brembani. “In questi ultimi anni – spiega Giuseppe Longhini, presidente del Comitato – stiamo assistendo ad un'invasione di uccelli acquatici particolarmente nocivi al patrimonio ittico. Con la raccolta firme intendiamo semplicemente sollevare il problema e sensibilizzare gli organi competenti sui possibili provvedimenti da prendere”.

Secondo il comitato, negli ultimi anni è sensibilmente aumentata la presenza di uccelli acquatici come i germani reali, i gabbiani, l'airone cenerino e il cormorano, che stazionano stabilmente lungo le sponde di torrenti e fiumi brembani cibandosi in prevalenza di pesci ed anfibi. “Gli uccelli acquatici che maggiormente stanno invadendo i nostri fiumi e torrenti – continua Longhini - sono il germano reale che distrugge tutte le freghe dei pesci, il gabbiano che, oltre ad essere portatore di malattie, contribuisce in modo considerevole alla distruzione del sistema ecologico del fiume, poiché cattura pesci e insetti di ogni tipo e, non ultimi, l'airone cenerino e il cormorano che essendo predatori si nutrono in prevalenza di pesci, ma anche di anfibi”.

Alcuni pescatori hanno segnalato nella zona di Bracca la presenza stabile di sette aironi che si posizionano sugli scogli o nell'acqua bassa del torrente Serina e attendono le loro prede. Ma segnalazioni di uccelli acquatici sono arrivate al comitato brembano anche per i torrenti Brembilla, Serina e dal Lago di Carona.

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