Crisi, le famiglie riscoprono
«schiscetta» e take away

Per risparmiare in tempo di crisi i lombardi riscoprono la «schiscetta», anche nella versione estiva dell'insalata portata da casa. In questo modo - secondo una ricerca della Camera di Commercio di  Monza e Brianza con il coordinamento scientifico di Ref-Ricerche per l'economia e la finanza - ogni famiglia «recupera» ogni settimana 70 euro rispetto allo stesso pranzo consumato fuori ufficio.

E per fare economia i lombardi che non vogliono cimentarsi in cucina scelgono il take-away: una famiglia di quattro persone per una cena con pizza d'asporto può spendere circa 21 euro in meno rispetto alla classica uscita in pizzeria. E il risparmio sale a 33 euro se la stessa famiglia sceglie la pizza «fai da te».

Il risparmio con il take-away è confermato anche dal boom di imprese attive nella ristorazione  d'asporto: in un anno sono aumentate del 13,1% in Lombardia, del 22,2% a Monza e Brianza, del 21,4% a Lecco, del 19,3% a Lodi, del 18,1% a Milano, del 12,9% a Bergamo..

Il risparmio del take away e della schiscetta
Grazie alla schiscetta il risparmio medio a famiglia vale più di 14 euro al giorno rispetto allo stesso pranzo consumato al bar. Il risparmio per una famiglia con due lavoratori sale a più di 22 euro a Bergamo e scende a 8,6 Euro a Brescia.

E per i lombardi che scelgono il take away il risparmio di una famiglia di quattro persone per una cena con pizza d'asporto è di circa 21 euro in meno rispetto alla classica uscita in pizzeria. Il risparmio è maggiore a Varese (quasi 26 euro), minore a Cremona (17,7 euro).

Il risparmio per la merenda dei bambini
La torta fatta in casa per la merenda dei bambini fa risparmiare a una famiglia lombarda con due figli circa 11 euro rispetto allo stesso prodotto acquistato in pasticceria. Anche se il fai da te in questo caso costa circa 30 centesimi in più rispetto alla merendina preconfezionata.

Il carrello della spesa nelle province lombarde
Lodi è la provincia più economica della Lombardia per la spesa dei prodotti del paniere monitorato (-8,2% rispetto alla media lombarda), seguita da Como (-4,2%), Lecco (-3,9%) e Varese (-1,8%). Pavia è in media lombarda. Bergamo e Milano sono le più care (rispettivamente +5,8% e +5,0%).

Rispetto alle variazioni dei prezzi registrate nell'ultimo anno, Varese è il capoluogo dove si è registrato il calo della spesa più elevato (oltre il -6% in un anno da aprile). Solo a Pavia si registra un lieve aumento (+0,2% in un anno).

Nell'allegato tutti i dati della ricerca

© RIPRODUZIONE RISERVATA