Sciopero del pubblico impiego, la Uil:
anche a Bergamo situazione allarmante

«Uno sciopero per dire “no” alla manovra economica del Governo che blocca i contratti dei lavoratori del settore pubblico, penalizza i trattamenti pensionistici e riduce i servizi per i cittadini. La Uilpa Uil, il sindacato di categoria dei dipendenti degli enti statali e parastatali (i ministeri e gli altri enti pubblici non economici), ha proclamato - si legge in un comunicato - per venerdì 9 luglio una giornata di mobilitazione a livello nazionale che sarà accompagnata da una manifestazione organizzata a Roma presso il cinema Capranica, in piazza Capranica 1. All'incontro ci sarà anche una rappresentanza da Bergamo».

«“Vogliamo far sentire la nostra voce – dice il segretario provinciale, Livio Paris – perché quello che sta accadendo nel nostro settore deve allarmare l'intera opinione pubblica. Siamo passati dalla riforma del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, che puntava su professionalità ed efficienza con modalità sulle quali, peraltro, noi avevamo già manifestato le nostre perplessità, a una serie di tagli che, praticamente, mandano tutto all'aria. Il blocco dei contratti nazionali e integrativi per l'intero triennio 2010-2012, oltretutto, allontana ancora di più i livelli retributivi dei lavoratori pubblici da quelli dei settori privati, che negli ultimi mesi hanno potuto rinnovare i loro contratti sulla base delle regole previste negli accordi sul nuovo modello contrattuale».

«Nel mirino - prosegue il comunicato - ci sono, in particolare, il congelamento dei trattamenti economici, la riduzione degli organici, il taglio delle risorse per la formazione, le discriminazioni sul trattamento previdenziale delle donne che si sono viste innalzare l'età pensionabile “senza – precisa Paris – che per tutto questo vi fosse un accordo con i sindacati”».

Gli effetti di questa situazione si stanno facendo sentire anche a Bergamo: «Fino al 15 luglio – ricorda il segretario provinciale della Uilpa – all'Inps si svolgerà ogni giorno un'assemblea di un'ora per richiamare l'attenzione dei cittadini sui problemi dell'Istituto e sulle nostre richieste; nell'amministrazione finanziaria si svolgono assemblee di mezz'ora al giorno con analogo scopo. E poi c'è la precaria situazione di 19 contratti a termine in Questura e Prefettura tutti legati all'Ufficio immigrazione di Bergamo. Abbiamo già provveduto a segnalare quali danni si creerebbero, anche dal punto di vista sociale, se il 31 dicembre non scattasse il rinnovo visto che a Bergamo lo stesso Ufficio ha 11 sportelli. Vogliamo, insomma, confrontarci costantemente con l'utenza per spiegare quali sono i rischi che, per come è stata concepita, la manovra economica comporterà nei servizi al cittadino».

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