Mutuo con estorsione:
in tre finiscono in cella

Avrebbero estorto 70 mila euro a un geometra, minacciando di sterminare la sua famiglia. È questa l'accusa con cui sono finiti in cella tre nomadi: i fratelli Giovanni e Tommaso Braidic, di 32 e 29 anni, che fanno capo all'accampamento di Filago, e Principe Horvat, 20 anni, la cui famiglia gravita tra Carobbio degli Angeli e Zandobbio.

La storia, dai contorni ancora fumosi, riguarda l'acquisto di un'abitazione nel Milanese tramite un mutuo che i due Braidic avrebbero dovuto accendere. È sulla sparizione dei soldi del prestito che sono nati prima gli attriti e poi le minacce tra i nomadi e il geometra trentenne, presunta vittima dell'estorsione. Ma sulla vicenda girano versioni contrastanti.

Quella dell'accusa vuole che i tre avrebbero intrapreso l'operazione di acquisto della casa,  già con l'intenzione di ricattare la controparte. Secondo un'altra versione, invece, ai nomadi sarebbe stata promessa una ricompensa - che poi non sarebbe arrivata - per accendere il mutuo e consentire a un imprenditore - di cui il geometra era l'intermediario - di intascarsi il denaro del prestito.

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