Donizetti non è valorizzato
Bellotto: «Diventi un marchio»

Gaetano Donizetti è universalmente riconosciuto tra i più grandi compositori di tutti i tempi: le sue opere fanno regolarmente parte dei cartelloni dei più importanti teatri del mondo. Eppure, nonostante i natali bergamaschi, è una risorsa che la nostra città non ha mai saputo adeguatamente valorizzare, a differenza di quanto capitato in altre città che su musicisti di fama hanno saputo costruire un progetto che ha portato fama, ma anche un circuito importante sul versante del turismo culturale.

È il caso di Salisburgo con Mozart (un'esperienza iniziata addirittura a cavallo delle due guerre mondiali) e della tedesca Bayreuth con Wagner, o per restare in casa nostra di Pesaro con Giocchino Rossini. Quella della città marchigiana è riconosciuta universalmente come un'esperienza tra le meglio riuscite e dai tratto quasi unici: abbiamo provato a capire perché confrontandoci con quello che probabilmente è il più importante sovrintendente di festival in Italia, Gianfranco Mariotti.

Ne sono usciti spunti importanti che abbiamo girato a Francesco Bellotto, direttore artistico per la lirica del Teatro Donizetti, che ci ha spiegato le potenzialità e prospettive bergamasche. Dopo le guide turistiche, la ricettività alberghiera, la promozione porta a porta di Turismo Bergamo e la cartellonistica, questa puntata della nostra inchiesta sulle potenzialità del turismo a Bergamo è dedicata al versante culturale.

Un viaggio nel belcanto con uno sguardo al futuro e, perché no, al business. Leggi di più su L'Eco di mercoledì 21 luglio

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