Vendere e aumentare le tariffe
La ricetta salva-conti del Comune

Vendere per abbattere i debiti. È una delle strade che Palafrizzoni potrebbe percorrere in un futuro non troppo lontano. Un'altra via per dare più respiro alle finanze è aumentare le entrate extra tributarie. Una scelta praticamente obbligata visto che per le entrate tributarie non ci si può spingere oltre e per quanto riguarda i trasferimenti statali la loro progressiva caduta è sempre più libera.

Escludendo per ora che a Bergamo si trovi spazio per una discarica o un casinò (per quello c'è già in lista da tempo San Pellegrino), la soluzione potrebbe passare per la compartecipazione in società diverse, sull'esempio della vicina Brescia, che con le quote di A2A si è messa in tasca 60 milioni di euro. «Ma fare l'imprenditore non è facile – osserva l'assessore al Bilancio, Enrico Facoetti –, soprattutto quando si tratta di gestire soldi pubblici. L'unica ricetta per aumentare le extra, e che in parte abbiamo già cercato di attuare, è quella di far rendere maggiormente il nostro patrimonio immobiliare e il territorio. Ora va sicuramente fatta una revisione anche delle tariffe di occupazione dei locali in nostro possesso e degli impianti sportivi (stadio compreso: quando l'attuale contratto andrà in scadenza, sempre ammesso che non sarà già stato realizzato nel frattempo un nuovo stadio, certamente sarà rivisto). Non possiamo ignorare le tantissime concessioni gratuite degli spazi destinati ad associazioni varie».

In generale, rileva Facoetti, l'utilizzo degli spazi pubblici è sottostimato. «Tutti sono convinti che l'utilizzo di tali spazi sia sempre dovuto e a titolo gratuito – chiarisce l'assessore – ma questa mentalità va cambiata. Penso ai matrimoni: non vedo perché in Comune non si debba pagare. I tempi sono cambiati, le disponibilità economiche sono limitate, per questo è necessario cercare di ottimizzare tutto quanto è in nostro possesso. Faremo anche una revisione del piano dei tabelloni pubblicitari, eventualmente trasformando l'imposta in canone per avere qualche introito in più. Dare la possibilità di gestire gli impianti pubblicitari è un esempio di come possiamo sfruttare il territorio, evitando quindi che si vadano ad inserire in zone non opportune, ma implementandoli dove possibile».

Leggi di più su L'Eco in edicola mercoledì 28 luglio

© RIPRODUZIONE RISERVATA