Addio a Giangelo Giavazzi
Guidò la «Dalmine» per 12 anni

È entrato nel mondo del lavoro nel difficilissimo periodo del dopoguerra. Era un giovane ingegnere, è arrivato fino ai vertici di una delle più importanti realtà industriali bergamasche. Ma ha anche curato le aziende di famiglia, non disdegnando il contatto con i campi e la terra, quella terra che già suo nonno aveva tanto amato. Gianangelo Giavazzi è stato uno dei più importanti nomi del mondo industriale bergamasco fra gli anni Cinquanta e Ottanta: è morto lunedì all'età di 95 anni nella casa sulla baia ligure di San Michele di Pagana, a Rapallo, dove da tempo trascorreva le sue vacanze.

Originario di Verdello, paese in cui tutta la famiglia Giavazzi ha le sue radici e dove restano le attività nel campo agricolo e della tessitura, Giavazzi viveva a Milano. Si è spento dopo una lunga malattia e lascia la moglie Anna, la figlia Maria Teresa e il figlio Francesco, editorialista del Corriere della Sera, economista e docente universitario.

Gianangelo Giavazzi era ingengere: subito dopo la guerra ha iniziato una carriera che l'ha portato ai vertici della Dalmine per oltre un decennio. L'ingresso nel settore è avvenuto con Finsider, Società finanziaria siderurgica spa del gruppo Iri che aveva rilevato il controllo dell'Ilva, delle Acciaierie di Cornigliano, della Terni e, appunto, della Dalmine. Proprio della Dalmine è stato presidente per 12 anni.

Un uomo capace di ricoprire incarichi di altissimo livello, ma anche di essere vicino alla famiglia, presente con i figli e i nipoti che amava tantissimo. I Giavazzi sono originari di Verdello: lì il nonno di Gianangelo, Giovanni, aveva avviato le attività di coltivazioni di gelso per i bachi da seta, collegate alle filande. Un'attività che si è rafforzata man mano anche sotto Francesco, padre di Gianangelo, il quale iniziò a introdurre altre colture. Ma furono proprio Gianangelo, e suo fratello Giuseppe a diversificare le attività: mentre il secondo si è dedicato al ramo tessile, con la Setex che ancora oggi ha sede in paese, il primo ha seguito maggiormente la società agricola di famiglia, oggi divisa fra Verdello e Brignano.

I funerali di Gianangelo Giavazzi si svolgeranno oggi alle 16 nella chiesa parrocchiale di Verdello, celebrati dal prevosto, monsignor Arturo Bellini. Il feretro giungerà direttamente in chiesa e in seguito la salma sarà tumulata nel cimitero del paese, nella cappella di famiglia.

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