Una carriera sempre in «prima linea»
Da impiegato a grande manager

L'esperienza professionale di Ilario Testa si svolge in Italia, poi all'estero e quindi di nuovo in Italia. Inizia nell'industria e prosegue nei servizi, percorre le gerarchie dell'organizzazione dai livelli di ingresso fino alle massime responsabilità. Quattro le fasi più significative, delle quali le prime tre all'interno dello stesso gruppo societario, la Dalmine di Agostino Rocca. Nel 1939 la Dalmine lo assume come impiegato all'Ufficio Vendite.

Ilario Testa inizia da questo gradino un percorso che, superata la Seconda guerra mondiale, lo condurrà al diploma e alla scelta di allontanarsi dalla Dalmine per affiancare Agostino Rocca. Rocca, nel 1946, lascia la carica di amministratore delegato della Dalmine, si trasferisce in Argentina e fonda la Techint, dove Testa viene assunto nell'area commerciale presso la sede milanese. Nel 1961 Testa si trasferisce in Argentina in qualità di amministratore delegato della Dalmine Siderca di Campana, a nord di Buenos Aires. Diverse sono le esperienze manageriali del periodo trascorso all'estero e non va dimenticata la sua partecipazione alla vita e alle iniziative della comunità italiana in Argentina.

Una presenza riconosciuta più volte dalle onorificenze che la Repubblica Italiana ha voluto attribuirgli. Nel 1980 il ritorno in Italia per assumere la carica di amministratore delegato della Dalmine. Un approdo a una terza fase chiaramente molto appagante sotto il profilo professionale e personale. Ilario Testa ha percorso in azienda tutta l'organizzazione fino alle massime responsabilità.

Nel 1993 la scelta di mettere competenze e impegno al servizio del territorio: Ilario Testa viene nominato presidente della Sacbo, posizione che occuperà fino al 2008. Sotto la gestione di Ilario Testa i passeggeri trasportati passano da poche centinaia di migliaia a oltre 5 milioni. Dal luglio 2004 Testa è stato anche presidente delle Cliniche Humanitas Gavazzeni.

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