Tre mesi in cassa integrazione
Ecco l'avventura attraverso le Alpi

Dicono che le difficoltà a volte possano trasformarsi in opportunità. Basta cambiare prospettiva, osservare lo scenario con un pizzico di distacco e il gioco è fatto. Non è che i problemi svaniscano, ma a volte si aprono nuovi orizzonti, scenari che diversamente resterebbero inesplorati. Per i bergamaschi Ugo Ghilardi e Manuel Ardenghi, originario di Lonno il primo e residente a Nembro il secondo, è andata proprio così.

La cassa integrazione, una «vacanza» forzata di tre mesi ed ecco concretizzarsi il più classico dei sogni nel cassetto: la traversata dell'intero arco alpino a piedi. Partenza da Ventimiglia e arrivo a Trieste. Dal mar Ligure all'Adriatico con una cavalcata di duemila chilometri che i due escursionisti stanno ancora affrontando.

Zaino in spalla, col patrocinio del Cai di Bergamo e Nembro, dell'amministrazione di Nembro, del Comune e della Provincia di Bergamo, hanno salutato infatti amici e parenti lo scorso 25 giugno e, dopo aver superato le Alpi marittime, sono già saliti sul tetto d'Europa, e cioè sul monte Bianco, a meno di un mese dalla partenza; ora si trovano in Svizzera in procinto di affrontare le Alpi Lombarde attraverso lo Spluga.

Come sta andando? «Benissimo - esordisce Ugo Ghilardi – si sta rivelando davvero un'esperienza entusiasmante, anche se impegnativa dal punto di vista fisico. Camminiamo otto, nove ore al giorno, lasciandoci alle spalle mediamente un paio di valli e 20-22 chilometri, ma la fatica fa parte del gioco, era stata abbondantemente preventivata e per questo ci eravamo preparati a fondo sulle nostre montagne». Leggi di più su L'Eco di venerdì 30 luglio.



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