I cellulari «uccidono» le cabine:
parte il piano di smantellamento

«Video killed the radio star»: ovvero «la musica da vedere ha ucciso la star della radio». Così raccontava il testo della canzone dei Buggles (1979), un brano divenuto famosissimo. Più di 20 anni dopo però scopriamo che i Buggles non avevano proprio azzeccato la previsione, visto che le radio - e le star della radio - sono ben lontane dall'essere defunte.

Ora la storia sembra ripetersi, visto che la diffusione del servizio di telefonia radiomobile radiomobile – come ha scritto il presidente Telecom Gabriele Galateri – ha determinato una drastica riduzione dei livelli di utilizzo delle cabine telefoniche, in un rapporto da 10 a 1 nell'arco di un decennio.

Così anche la Bergamasca sarà interessata dal piano di smantellamento delle vecchie cabine, dislocate in città e nei paesi, oggetto da quest'anno di un drastico piano di riduzione da parte di Telecom.

Gli impianti telefonici pubblici presenti sul territorio della provincia di Bergamo sono, secondo l'ufficio stampa Telecom circa 600 e solo questi rientrano nel piano di razionalizzazione. Le dismissioni al momento ipotizzate per basso utilizzo (ossia meno di 1 chiamata al giorno), riguarderebbero soltanto quattro impianti: tre saranno rimossi a partire da settembre, mentre per uno - a Moio de' Calvi - si attende riscontro da parte dell'Agcom, viste le richieste di mantenimento dell'impianto avanzate dalla gente del paese.

È infatti prevista l'apposizione sulle cabine di vistosi cartelli che consentano ai cittadini di segnalare a un indirizzo mail ([email protected]) oppure al numero verde 800.134.134 la necessità di mantenere la cabina.

Guardando i numeri - solo quattro cabine da rimuovere in tutta la nostra provincia - viene da pensare che, almeno per ora, il cellulare non ha ucciso le cabine telefoniche.

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Tutti i dettagli li trovi anche su L'Eco di Bergamo del 2 agosto

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