Taxi, operazione trasparenza:
le proposte di Federconsumatori

Informazione sui costi del servizio, tramite cartellonistica presso i punti di ritrovo dei taxi; possibilità di accedere al servizio nelle ore serali, quando il trasporto pubblico latita, a prezzi agevolati, con particolare attenzione per le donne; istituzione di tariffe fisse (sull'esempio di quanto succede da Roma Ciampino verso la Stazione Termini) per le corse che partono dall'aeroporto e dalla stazione verso il centro città, gli Ospedali Riuniti e i posti di accoglienza turistica; incentivare l'aumento del numero di taxi sul territori urbano.

Sono le proposte che Federconsumatori torna a rinnovare dopo che «da anni sta segnalando all'opinione pubblica l'inefficienza del servizio taxi a Bergamo».

«Noi partiamo - si legge in un comunicato - da una constatazione: se ai bergamaschi questo servizio non convince, un motivo ci dovrà pur essere. Le risposte che abbiamo trovato sono più di una: in primis i taxi  nella nostra città sono pochi e pertanto quando servono si rischia di non trovarli». Poi Federconsumatori parla di «abusi», di «tariffe di fantasia di alcune “pecore nere” che danneggiano l'intera categoria».

E poi della mancanza di una diffusa e trasparente informazione. In questa analisi - dice l'associazione dei consumatori - «abbiamo trovato condivisione  in un gruppo di operatori dell'accoglienza che nel luglio 2009 segnalarono alla locale Camera di Commercio le difficoltà riscontrate dai loro clienti ad affrontare tariffe esose per essere condotti dal luogo d'arrivo (aeroporto e/o stazione) sino al bad & breakfast, albergo, locanda dove hanno scelto di soggiornare».

Ecco allora che Federconsumatori ha deciso di rinnovare le sue richieste, sottolineando che «trasparenza, correttezza ed efficienza  saranno  d'aiuto ai consumatori e anche ai tassisti».

L'associazione sottolinea anche che l'avvio dello studio di una convenzione da parte del Comune di Bergamo con i tassisti «dai contenuti  simili alle proposte  che abbiamo presentato, ci soddisfa nonostante il dilungarsi dei tempi. Ancora di più gradiremmo se della questione fossimo informati e venissimo coinvolti, assieme alla Camera di Commercio che ha avuto il merito di farsi interprete per prima del problema».

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