Si ubriaca e dà in escandescenze
«Oggi avrei dovuto sposarmi»

Domenica era il giorno in cui avrebbe dovuto sposarsi: ma la fidanzata, un mese fa, lo aveva lasciato. E così lui, per smaltire la rabbia e la delusione, domenica mattina s'è ubriacato e ha distrutto la casa. Peccato che i vicini, allarmati dalle urla e infastiditi dal rumore, abbiano chiamato la polizia.

Quando gli agenti sono intervenuti in via Tintoretto - una trasversale all'inizio di via Carducci, a Bergamo - prima di aprire l'uomo gli ha fatti aspettare 10 minuti, insultandoli dal balcone.

Alla fine i poliziotti sono riusciti a entrare: lui - magazziniere russo con passaporto ucraino - li ha minacciati ancora, dicendo di essere un esperto di kick boxing, poi ha raccontato la sua storia della delusione d'amore. Gli agenti sono riusciti alla fine a farlo salire sulla loro auto.

Qui però l'uomo ha ripreso ad agitarsi: per tutto il tragitto verso la Questura ha tentato di abbattere il vetro divisorio. Quando lo hanno fatto scendere, ha aperto la portiera con tanta violenza da procurare una piccola frattura alla mano di un poliziotto.

Sono scattate le manette per resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale. A processo, lunedì mattina per direttissima, il russo ha raccontato del matrimonio andato in fumo e ha chiesto scusa in tutte le lingue che conosce. Ha patteggiato: i poliziotti, forse colti da compassione, non si sono costituiti parte civile e l'uomo se l'è cavata con 6 mesi, pena sospesa.

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