Parla l'ambasciatore Giulio Terzi:
«L'Italia negli Usa è cultura»

L'ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Giulio Terzi di Sant'Agata, in vacanza nella casa di famiglia a Brembate Sopra, racconta l'Italia nel mondo global. In una lunga intervista a L'Eco di Bergamo, Terzi parla dei rapporti fra il nostro Paese e l'Amministrazione Obama; della sicurezza internazionale e della pace; della questione iraniana, ma anche dell'Afghanistan e del ruolo dell'Europa

Come appare l'Italia da Washington? E' stato chiesto all'ambasciatore che ha così risposto: «La percezione dell'Italia è molto cambiata. Merito anche degli italoamericani e degli espatriati che lavorano qui come ricercatori in settori strategici: penso, per esempio, a Bruno Coppi per la fusione nucleare. Con loro l'ambasciata sta lavorando a molti progetti di cooperazione scientifica e tecnologica, come il progetto Global Health. Dovremmo anche capitalizzare "l'effetto Marchionne" razionalizzando le missioni che arrivano dall'Italia, spesso in ordine sparso e perciò poco incisive. Ma l'Italia oggi negli Stati Uniti è soprattutto cultura. Su questo punteremo anche per le celebrazioni del 150° dell'Unità d'Italia che partiranno a settembre con manifestazioni a Washington e nelle principali città americane. Una sessantina di eventi tra mostre e convegni».

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