Centrale elettrica a Zanica
Ma il Comune dice «no»

Proteste, a Zanica, per il progetto di insediare una centrale elettrica alimentata ad olio vegetale, nella piccola area produttiva di via Crema 17, vicino alla zona residenziale a Sud del paese.

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Proteste, a Zanica, per il progetto di insediare una centrale elettrica alimentata ad olio vegetale, nella piccola area produttiva di via Crema 17, vicino alla zona residenziale a Sud del paese. Dopo le preoccupazioni di alcuni cittadini, che nelle scorse settimane avevano sollevato pubblicamente la questione, contestando la convocazione della conferenza dei servizi in pieno agosto nella totale mancanza di informazione, anche il Comune, guidato dal sindaco Giovanni Aceti, si schiera in modo netto contro l'insediamento, perché troppo vicino alle case e in contrasto con le previsioni del piano regolatore che vieta in quell'area l'ubicazione di attività insalubri.

Tutto è partito da un'istanza che il richiedente (la Whisol Sei srl di Milano congiuntamente alla Sei srl di Brembate Sopra) ha presentato alla Provincia, competente a concedere questo tipo di autorizzazioni, per insediare in via Crema un impianto volto a produrre energia elettrica da immettere nella rete nazionale, utilizzando fonti rinnovabili. L'energia viene prodotta dalla combustione di olio vegetale derivante, ad esempio, da colza, soia, girasoli e palme provenienti da aziende agricole: sono previsti 5 generatori di corrente da 84 kilowatt ciascuno, per una potenza elettrica di 4,2 megawatt.

Ma a determinare il no del Comune è l'ubicazione: un capannone dismesso di 1.800 metri quadrati all'interno di una piccola e ora degradata area produttiva costruita lungo la Cremasca molti anni fa, che oggi si trova troppo vicino alle abitazioni.

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