Litigano per spartirsi il territorio
2 nigeriane finiscono in ospedale

Una furibonda lite in strada, forse per la spartizione del territorio. Protagoniste due lucciole nigeriane. In un primo momento le due ragazze si sono fronteggiate a mani nude, poi, all'improvviso, è spuntato un coltello: entrambe sono rimaste ferite in modo non grave e sono finite in ospedale.

Il fatto è successo venerdì sera 17 settembre a Ciserano, lungo la strada provinciale Francesca, non distante dal distributore Q8. Erano circa le 21,30 quando, secondo una prima ricostruzione dei fatti, fra le due prostitute africane è nata una lite.

Presto le due ragazze sono venute alle mani, ma la situazione è degenerata quando nello scontro è spuntato un coltello. Alcuni passanti hanno chiamato i soccorsi e, sul posto, sono rapidamente intervenute le pattuglie della polizia locale e dei carabinieri della stazione di Dalmine e del nucleo operativo e radiomobile di Treviglio. La lite è stata sedata e le due contendenti sono state disarmate.

Sul luogo sono intervenute anche due ambulanze del 118. Dopo le prime cure, le due pazienti sono state trasportate al policlinico San Marco di Zingonia, per essere medicate. Entrambe non hanno riportato ferite gravi, ma soltanto graffi e contusioni, giudicate guaribili in pochi giorni.

Eventuali provvedimenti nei loro confronti erano ancora al vaglio, ieri sera, da parte dei carabinieri della compagnia di Treviglio. «Ringrazio i carabinieri - ha commentato il sindaco di Ciserano, Enea Bagini - per il tempestivo intervento: segno che il controllo del territorio è sempre costante da parte delle forze dell'ordine».

Stando alle prime ipotesi, la lite fra le due prostitute sarebbe sorta per questioni legate alla spartizione del territorio: com'è noto, la strada provinciale Francesca - insieme all'ex statale 525 e alla Villa d'Almè-Dalmine - è una delle arterie viabilistiche della Bergamasca con la maggiore presenza di lucciole.
 Elena Tiraboschi

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