Partita di calcio avvocati-detenuti
Il finale non conta, la speranza sì

Gioco corretto e divertimento hanno caratterizzato la partita a calcio che si è disputata all'interno della casa circondariale di via Gleno tra gli avvocati della «Bergamo Lex» e una rappresentanza di detenuti. 4 a 3 a favore degli avvocati il risultato finale della singolare sfida giocata in 3 tempi da 20 minuti.

«È importante che chi vive la realtà del carcere non si senta escluso dalla società civile», ha commentato il direttore del carcere Antonino Porcino, mentre per Ermanno Baldassarre, presidente dell'Ordine degli avvocati, si è trattato di «un'esperienza significativa in cui si è avvicinata la realtà difficile del carcere proponendo un momento di svago e aggregazione».

Ai detenuti sono stati regalati palloni e maglie da calcio che sono state particolarmente apprezzate. «Questa iniziativa, come altre che vengono promosse, ha l'obiettivo di tenere aperto il dialogo tra esterno e interno ed oltre a coinvolgere la società esterna mira a fare in modo che i detenuti non si vedano sempre dall'altra parte», ha aggiunto il cappellano del carcere don Fausto Resmini presente a bordo campo con don Virgilio Balducchi, altro cappellano e Valentina Lanfranchi, presidente del comitato carcere e territorio.

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