In aumento i casi di Alzheimer
Guida sulla malattia per i familiari

Più di 35 milioni di persone nel mondo (35,6 per l'esattezza) affette da demenza e, in particolare, da Alzheimer, 604 miliardi di dollari - pari all'1% del Pil mondiale lordo - il costo per curarli e assisterli. E i numeri sono destinati a lievitare: nel 2030 saranno 65,7 milioni, nel 2050 115,4 milioni. In Europa le persone colpite da forme di demenza sono 7,3 milioni, circa 1 milione in Italia, di cui 600 mila affetti da Alzheimer.

Sono i dati emersi dal Rapporto mondiale Alzheimer 2010 anticipati nei giorni scorsi a Milano dalla Federazione Alzheimer Italia in occasione dell'avvicinarsi della Giornata mondiale sull'Alzheimer. In tutta la Bergamasca si calcola che i malati di Alzheimer siano circa 6-7 mila, considerando che la provincia conta 250.000 ultrasessantenni e che la malattia colpisce mediamente dall'1 al 5% delle persone comprese in questa fascia d'età.

«Dal 2010 al 2050 l'Istat calcola che gli ultrassessantacinquenni aumenteranno circa del 70%, passando dal 20% al 34%, con un incremento quindi corrispondente di malati, sempre ovviamente che nel frattempo non si trovino terapie o interventi preventivi efficaci», spiega il direttore sociale dell'Asl di Bergamo Massimo Giupponi.

Lo scorso anno 873 pazienti in tutta la provincia hanno avuto bisogno di un Piano di assistenza integrato (Pai): di questi 228 (il 26,1%) erano maschi, 645 (il 73,9%) femmine. I dati Asl mostrano l'incidenza della patologia rispetto l'aumento dell'età: sotto i 65 anni si ammala complessivamente il 2,7%, mentre le percentuali salgono dopo i 65 anni. Dei malati di Alzheimer, il 2,9% ha dai 65 a 69 anni, il 4,9% va da 70 a 74 e il 13,3% ha tra i 75 e i 79 anni.

Oltre questa soglie si sale vertiginosamente: il 22,6% dei malati ha superato gli 80 anni e dopo gli 85 i numeri toccano il 56,6%. «Con l'aumento della vita media della popolazione cresce anche il numero di questi malati - continua Giupponi -. Le strutture del territorio lavorano intensamente per far fronte al problema, e vogliono lavorare con le famiglie: ecco perché l'Asl di Bergamo ha deciso di promuovere, tra le varie azioni mirate all'assistenza dei malati di Alzheimer, una guida pratica di pronto intervento proprio per i familiari, che sono i primi a dover affrontare la malattia e si ritrovano spesso spiazzati e senza sapere come comportarsi».

La guida «La malattia di Alzheimer» - realizzata dall'associazione Primo Ascolto Alzheimer insieme, oltre all'Asl di Bergamo, all'associazione Alzheimer Bergamo, al Giardino della Memoria, alle cooperative sociali Generazioni, Paese onlus, Servire e alla Fondazione Cardinal Gusmini - è stata presentata sabato alla Fondazione Gusmini di Vertova durante il convegno «La cura della demenza a casa e nella rete dei servizi».

«L'opuscolo sarà consegnato a tutte le associazioni che si occupano di anziani, dalle Rsa ai centri diurni, a tutti i soggetti accreditati per l'Assistenza domiciliare integrata, ai Distretti, agli Ambiti territoriali, ai medici di base e alle farmacie che potranno a loro volta distribuirlo a chi ne ha più bisogno. L'Asl conferma il proprio impegno a fianco delle famiglie con questo strumento che va ad aggiungersi, per citare solo l'ultima misura attuata, al Voucher demenza, anch'esso indispensabile nella fase iniziale della malattia», commenta Roberto Testa, direttore generale dell'Asl di Bergamo.


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