S. Pellegrino, aria di Belle Epoque
Visite d'eccezione al Grand Hotel

Il Grand Hotel di San Pellegrino Terme riapre ai visitatori 33 anni dopo la chiusura e, come sorta di meta «turistica», per la prima volta nella sua storia ultracentenaria. L'occasione sarà data domenica 26 settembre, dalle 12 alle 13, nell'ambito della «Giornata europea del patrimonio». Ma, per evitare dispiaceri ai visitatori, meglio avvisare subito che del lusso che fu, poco o nulla troveranno: qualche mobile accatastato in cinque camere al terzo piano e stanze sostanzialmente vuote e disadorne.

Il programma della visita di domenica organizzata dal Comune, prevede alle 10, nella hall del casinò, una conferenza sui restauri del Grand Hotel e del Casinò: interverranno Walter Milesi, direttore e progettista dei lavori di restauro del Casinò e Marco De Vecchi, direttore e progettista dei lavori di restauro del Grand Hotel. Dalle 12 alle 13, quindi, la visita guidata al Grand Hotel, con salita ai piani superiori a piccoli gruppi. Nel pomeriggio, dalle 14,30 dal Tempio dei Caduti e, dalle 16,30 dalla parrocchiale, due itinerari con Teresa Orlandini alla scoperta del Liberty (iscrizione in biblioteca a cinque euro).

Il Grand Hotel, costruito in 22 mesi, tra il 1902 e il 1904, funzionava solo in estate, non essendo dotato di impianto di riscaldamento. Esempio maestoso di stile liberty, all'epoca era uno degli alberghi più importanti e grandi d'Europa: lungo 128 metri, era dotato di 300 vani e 139 camere, suddivise su quattro piani più mansarda.

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