Branzi, per il Formai dè mut
premiato casaro di San Simone

Il concorso del formai dè mut dop di alpeggio (marchio blu) dell'Alta Valle Brembana per l'edizione 2010 ha registrato a Branzi la partecipazione di otto produttori, con forme prodotte nei mesi di giugno e agosto. Si tratta di: Giovanni Chiarelli (Alpe Giretta Carona), Ivano Cattaneo (Alpe Sessi San Simone), Alfio Cattaneo (Alpe Arale Foppolo). Cristian Colombo (Alpe Mezzeno Roncobello), Monaci Sebastiano (Cabianca Carona), Gianfranco Paganoni(Alpe Foracchio Toragella Moio de' Calvi), Angelo Riceputi (Alpe Foppe Carona) e Stefano Salvini (Alpe Torcola Soliva Piazzatorre).

Proprio sul concorso si focalizza l'interesse dei visitatori e dei gourmet. In palio l'ambitissimo trofeo Casaro d'oro - quest'anno alla sesta edizione - intitolato alla memoria di Giacomo Midali, operatore del settore caseario che già agli inizi degli anni '50 intuì il valore e la necessità della cooperazione agricola istituendo a Branzi, nel 1953, la prima cooperativa della montagna bergamasca ed una delle prime in Lombardia.

Oggi si chiama Cooperativa latteria sociale casearia di Branzi e ha una sessantina di soci. «La stagione di alpeggio ha causato ai casari qualche difficoltà che però hanno superato molto positivamente – ha detto Onaf Daniele Bassi, coordinatore degli assaggiatori -: potendo così presentate formaggi di buona qualità complessiva con punte di eccellenza. È un formaggio ancora giovane ma comunque nelle migliori espressioni presenta già una certa identità che ben caratterizza la specificità di prodotto di alta qualità.

I premi sono andati a: Ivano Cattaneo «Casaro d'oro 2010», Alfio Cattaneo e Stefano Salvini. 

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