Meno entrate tributarie
In Provincia mancano 2 milioni

A 15 mesi dall'insediamento dell'amministrazione Pirovano è tempo di un check, e l'occasione è la verifica dello stato di attuazione del programma (con relativi equilibri di bilancio) in Consiglio provinciale. Dove dai numeri si passa in fretta alla politica, con la Lista Bettoni (per voce del capogruppo Vittorio Milesi) che alza i toni, parlando di «una maggioranza che tira a campare e che finora ha fatto vedere poco di diverso dal nulla. Siamo all'anno zero». Ma il vicepresidente Giuliano Capetti (Pdl) replica: «Tanta enfasi non è giustificata, mica siamo in campagna elettorale». Alla fine nessun intoppo: l'ordine del giorno passa nonostante il voto contrario delle opposizioni.

Si parte dalla relazione dell'assessore al Bilancio Mario Gandolfi, per i quali i conti non necessitano di particolari variazioni, fatto salvo che «a fine anno, presumibilmente, ci troveremo di fronte a 2 milioni di euro di entrate tributarie in meno». Un buco presunto che verrà compensato con alcune manovre: «Un risparmio di 1,3 milioni sui costi del personale, per il congelamento delle assunzioni previsto dalla Finanziaria; 100 mila euro di minori spese mensa; 300 mila euro di risparmi sull'illuminazione pubblica; una riduzione di 350 mila euro sui tassi d'interesse e l'applicazione di 351 mila euro dell'avanzo di amministrazione 2009, che verrà così azzerato se non per un piccolo fondo».

A dare pepe alla seduta, manco a dirlo, il tema delle società partecipate, sulle quali il Pd incita «a passare dai dossier alle scelte concrete» e la Lista Bettoni segnala «la manifesta incapacità di fare scelte dopo le stucchevoli polemiche di questi mesi». È direttamente il presidente Ettore Pirovano a prendere la parola: «È impossibile venderle, perché sono società piene solo di debiti».

Pizzicato sui ritardi dell'apertura della Scuola di Magistratura, Pirovano ha anche aggiornato la situazione: l'offerta vincente è stata quella dell'Opera Sant'Alessandro per i locali del collegio, e ora si sta valutando la congruità del canone richiesto, canone che almeno fino al giugno 2011, però, dovranno ancora sostenere gli enti locali bergamaschi.

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