«A stare a casa non ce la faccio»
Già al lavoro il benzinaio ferito

«Io a stare a casa non ce la faccio. Così sono venuto qui a lavorare, anche perché posso comunque contare sull'appoggio dei miei familiari. Le gambe mi bruciano ancora un po', ma è il meno perché mi ritengo comunque fortunato. Poteva andarmi peggio. Se ho paura? Per niente».

Ieri mattina Claudio Novali è tornato alla sua pompa di benzina dell'Agip che gestisce in viale Papa Giovanni XXIII a Telgate, dove sabato mattina è stato ferito alle gambe con dei colpi di pistola esplosi da due banditi.

«Dall'ospedale mi hanno dimesso sabato sera – racconta il cinquantaquattrenne, reggendosi in piedi con le stampelle –, ieri eravamo chiusi e oggi sono qui. Mia figlia ha un po' paura, ma spero le passi. Un po' me la sentivo, che prima o poi mi sarebbe accaduto qualcosa. Per fortuna non è comunque stato nulla di così grave. Faccio un po' fatica a camminare, ma voglio comunque rendermi utile, perché questo è il mio lavoro ed è giusto che sia qui».

Intanto ieri anche l'Ascom di Bergamo ha espresso solidarietà al benzinaio, sottolineando il massimo impegno sul fronte della sicurezza: «Siamo solidali con il signor Claudio Novali e con la famiglia per quanto successo sabato scorso – sottolinea Giuseppe Milazzo, presidente del gruppo benzinai di Ascom Bergamo –. Novali ha reagito con calma al tentativo di rapina, ma è bastata una mossa o una parola avventata e il tentativo si è trasformato in una sparatoria. In una situazione del genere è assolutamente necessario mantenere un atteggiamento calmo. Basta poco per trasformare un atto in una tragedia. L'episodio accaduto sabato mattina nel comune di Telgate sia da invito per i benzinai bergamaschi a porre ancora maggiore attenzione al tema della sicurezza e al fatto di potersi dotare di strumenti idonei a mantenere l'esercizio sicuro».

Prosegue Milazzo: «È necessario che il tema della sicurezza diventi sempre più un argomento centrale nei tavoli di confronto con il governo, ma anche con la Regione. Tra breve ci si incontrerà con l'assessore al Commercio, Stefano Maullu, per aprire un tavolo di confronto sul tema. È necessario, per esempio, che tutti gli impianti siano dotati di telecamere di videosorveglianza, in quanto possono servire da deterrente contro gli episodi di microcriminalità. Su questo argomento ci stiamo confrontando con le istituzioni e il desiderio è quello di coinvolgere le stesse compagnie petrolifere». L'incontro è previsto per la prossima settimana.

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