Falsificavano revisioni d'auto
Tre officine bergamasche nei guai

Ben 569 auto circolavano per la Bergamasca con il tagliando di revisione della macchina contraffatto. A scoprirlo la polizia stradale di Bergamo e Seriate che ha messo in luce un mercato illegale di tagliandi di circolazione falsificati.

A finire dei guai tre autofficine della provincia: una di Seriate, autorizzata a fare le revisioni, che emetteva i tagliandi falsi non comunicando ovviamente alla Motorizzazione il falso controllo; e due officine di Treviolo e Dalmine che, complici, collaboravano con quella di Seriate: non autorizzate a effettuare la revisione, raccontavano ai loro clienti che i controlli sarebbero stati effettuati nell'officina di Seriate autorizzata dalla Motorizzazione. Sta di fatto che nessuna delle auto veniva revisionata e che i tagliandi venivano falsificati direttamente nelle stanze dell'officina di Seriate dove la polizia ha trovato anche la macchina da scrivere con cui venivano realizzati i tagliandi contraffatti. Denunciati per falso materiale, quindi, F.F., 51enne di Dalmine; B.A., 47enne di Dalmine e C.C., 46enne di Capriate.

La polizia stradale è arrivata ai tre titolari delle officine dopo una lunga indagine avviata nel marzo del 2009. Tutto è infatti partito quando il 21 marzo dello scorso anni la polizia stradale di Seriate aveva fermato in A4 un furgone. Dai controlli, il tagliando della revisione era risultato falso. Il 24 marzo, tre giorni dopo, ancora un controllo in A4 - questa volta a una Smart - e ancora un certificato falsificato.
Da qui, insospettiti, gli agenti hanno avviato le indagini risalendo alle tre autofficine.
Riguardo ai clienti, la polizia ha scoperto che pagavano il falso tagliando tra i 60 e gli 80 euro in nero. Consapevoli dell'economicità del costo, i clienti agivano però in buona fede, senza sapere della falsificaizone dei documenti.

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