Sottopasso del nuovo ospedale
La posizione di Vertova e Gandi

I consiglieri Pietro Vertova, indipendente nei Verdi, e Sergio Gandi del Pd, esprimono pesanti critiche alla Giunta Tentorio sulla gestione della vicenda che riguarda la realizzazione del sottopasso ferroviario di via Carducci verso il nuovo ospedale.

Una delle più urgenti opere viabilistiche di Bergamo, scrivono i consiglieri comunali di opposizione, «è il sottopasso della linea ferroviaria da via Carducci in direzione del nuovo ospedale. Per un anno il centrosinistra ha continuato a sostenere l'assoluta priorità di quest'opera, con la conseguente necessità di reperire i fondi per il suo finanziamento. Da parte della Giunta Tentorio si è vista non solo passività e indifferenza, ma anche una buona dose di attivismo ostile al sottopasso».

In particolare, aggiungono i consiglieri, «in sede di adozione del Piano di Governo del Territorio, spicca la decisione di non concedere nuove volumetrie al supermercato Auchan. Si è trattato di una decisione assurda anche per un ambientalista doc, visto che quelle nuove volumetrie erano previste in verticale e perciò senza consumo di nuovo suolo. Auchan avrebbe dovuto compensare quella concessione edilizia pagando al Comune, come "standard pubblico", i soldi per finanziare il sottopasso».

Che succede ora?, si chiedono Vertova e Gandi. «L'amministrazione comunale fa capire che concederà consumo di nuovo suolo e parecchi metri cubi di cemento a società immobiliari proprietarie di aree in via Marthin Luther King. L'operazione sarà lunga, visto che sarà necessario preparare delle varianti al nuovo Pgt. E sarà fatta con parecchio consumo di nuovo suolo, in un'area oggi libera. Non si capisce se questa operazione venga fatta per finanziare il sottopasso, oppure se il sottopasso é ora il pretesto per concedere nuove opportunità di investimento immobiliare non previste dal nuovo Pgt».

Quali i motivi di questo pasticcio?, domandano ancora Vertova e Gandi. «Da un lato, la nuova destra e in particolare la Lega Nord aveva la necessità di ripetere il messaggio populista: “Noi difendiamo il territorio dalla grande distribuzione”. Siccome, nel frattempo, essi stessi prevedevano massicce dosi di nuovi mercati (più o meno super) nella cosiddetta “Cittadella dello Sport”, serviva almeno un gesto politico "avverso" alla grande distribuzione».

È stato scelto di impedire l'ingrandimento di Auchan, concludono i due consiglieri di opposizione a palazzo Frizzoni. «Dall'altro lato, la nuova destra e in particolare la componente più vicina al presidente della Regione Lombardia non ha mai digerito l'impianto del Pgt targato Bruni, il cui senso é quello di prevedere trasformazioni edilizie in vista del finanziamento di standard pubblici. Sembra che per loro valga esattamente l'opposto: gli standard pubblici sono pretesti per garantire trasformazioni edilizie. Senza la nuova destra il sottopasso sarebbe stato realizzato senza consumo di suolo. Con la nuova destra, vi sarà parecchio consumo di nuovo suolo in aree libere».

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