Bonus bebè bocciato dal tribunale
Palazzago: nessuna discriminaizone

Dopo la bocciatura del Tribunale di Bergamo nei confronti del regolamento per l'erogazione del bonus bebè – che istituisce un contributo economico di 258 euro per i neonati e i minori adottati – il Comune di Palazzago ha deciso che, contrariamente a quanto aveva annunciato in un primo tempo, non presenterà ricorso in appello. Nel mirino della sentenza – nel maggio scorso – erano finiti due dei requisiti previsti: la residenza di entrambi i genitori a Palazzago e la cittadinanza – o almeno l'avvenuta richiesta – di almeno uno dei due.

Il Tribunale (sezione Lavoro) aveva accolto il ricorso delle associazioni Anolf (Associazione nazionale oltre le frontiere) e Asgi (Associazione studi giuridici sull'immigrazione) evidenziando che «il regolamento risulta chiaramente discriminatorio, introducendo una distinzione del tutto arbitraria tra cittadini italiani e stranieri». L'amministrazione comunale dovrà ora riconoscere il contributo per il 2009 agli immigrati e rifondere le spese processuali alle due associazioni. «Rispettiamo la sentenza – dice il sindaco leghista Umberto Bosc – ma ci terrei a sottolineare che questo regolamento viene applicato da una decina di anni e nessun consigliere di opposizione ha ritenuto queste norme comunali illegittime, né ha mai opposto ricorso al Tar. La discriminazione razziale a Palazzago non esiste, il nostro Comune ha due regolamenti per corrispondere contributi alle famiglie, accessibili a chiunque, senza distinzioni, si trovi in situazione di bisogno».

Per saperne di più leggi L'Eco di Bergamo del 17 ottobre

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