Orio, arriva la cartellonistica
Scoppia la guerra dei parcheggi

Le società che si occupano della gestione dei parcheggi privati che gravitano attorno allo scalo di Orio al Serio, dopo la vicenda che nei mesi scorsi le aveva viste scontrarsi in tribunale con Sacbo, sono di nuovo sul piede di guerra. E la quérelle si annuncia ancora più accesa. Sul banco degli imputati c'è la Provincia di Bergamo che, nell'ottica di migliorare la viabilità provinciale, ha abbozzato un Piano di segnalamento che prevederebbe, tra le ipotesi, (il condizionale è d'obbligo visto che nulla è ancora stato stabilito) l'assegnazione di un numero progressivo ad ogni parcheggio.

In pratica, al posto dell'attuale segnaletica costituita da cartelli bianchi con freccia, denominazione e logo del parcheggio, visibili già dall'uscita dell'autostrada, le indicazioni dovrebbero limitarsi esclusivamente al numero corrispondente al parcheggio.

L'identificazione dei parcheggi non avverrebbe più attraverso l'indicazione della propria denominazione del proprio marchio, bensì attraverso un numero assegnato dal Piano, in merito al quale le società hanno presentato in questi giorni le loro osservazioni. Osservazioni che, nel caso delle società che gestiscono i parcheggi privati, sono delle vere e proprie prese di posizione che condannano le scelte che potrebbero essere adottate da via Tasso.

«Il provvedimento, se adottato, dovrà necessariamente essere dichiarato illegittimo» spiega Michele Pizzi, legale delle società che gestiscono i parcheggi privati, pronte ad impugnare un eventuale provvedimento.

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