Il coordinatore del PdL, Carlo Saffioti
«Non vogliamo omologarci alla Lega»

Voglia di fare da soli? «Beh, quella ce l'abbiamo un po' tutti. Solo che non è praticabile». Carlo Saffioti, coordinatore provinciale del Pdl, replica così a qualche fuga in avanti dei vertici leghisti sulle future alleanze: «Tutte le volte che siamo andati divisi, il risultato ci ha puniti: e poi il nostro elettorato ha bisogno di una rappresentazione più ampia e unita del centrodestra».

Però esistono visioni differenti tra voi, penso ai centri commerciali...
«E meno male. Non abbiamo nessuna intenzione di assomigliare od omologarci alla Lega».

Una Lega verde in tutti i sensi e un Pdl cementificatore?

«Non mi risulta di essere cementificatori e semmai vedo centri commerciali nei Comuni a guida leghista, quindi... La differenza è un'altra: noi non affrontiamo le cose in modo ideologico o pregiudiziale. Non diciamo no al centro commerciale sempre e comunque perché è il male: è una realtà che ha successo, perché diversamente i cittadini non ci andrebbero, ma che va integrata dal punto di vista sociale ed urbanistico con quanto esistente».

È anche vero che su alcuni grandi temi non si riesce a capire quale sia la posizione del Pdl: sul nuovo stadio per esempio.
«È nel programma elettorale e c'è una posizione del sindaco che sottoscriviamo in pieno, anche perché frutto di un confronto interno al Pdl».

Ci sarebbe anche un assessore regionale che contesta l'ubicazione, Marcello Raimondi. E anche uno comunale. Leonio Callioni...
«Solo se l'ubicazione a Grumello del Piano non darà garanzie per la qualità di vita nel quartiere. Raimondi non era presente all'incontro in questione e credo che in questo momento abbia giustamente una visione più regionale delle cose. La nostra posizione comunque è chiara: sì a determinate condizioni. Come su Porta Sud, ma forse non è ancora emersa: per noi è un'occasione per far diventare Bergamo grande e non grossa».

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