Sottopasso pronto dal 2005
ma Verdello non lo può aprire

È tutto pronto. Anche la strada di accesso è stata completata. Il sottopasso ferroviario in via Don Minzoni, a Verdello, è però ancora chiuso al traffico. E il motivo è facile da capire: sulle sue mura, a circa un metro di altezza, si può scorgere una riga di terra: è il livello che può raggiungere l'acqua quando, in caso di forti piogge, il sottopasso si allaga.

Facile quindi capire il motivo per cui non è ancora stata concessa l'apertura della strada di accesso realizzata dal Comune. Durante i lavori si è scoperta la causa degli allagamenti: le tubature collegate alle caditoie del sottopasso sono in più punti schiacciate e quando piove non riescono a far defluire l'acqua.

Quello di Verdello è l'unico dei sottopassi della Bergamo-Treviglio a essere ancora chiuso dopo i lavori per il suo raddoppio completato nel 2005. Non è però l'unico a presentare problemi, soprattutto di infiltrazioni di acqua. Problemi di cui Rfi, Regione e i Comuni firmatari nel 2001 dell'accordo per il raddoppio della linea ferroviaria e delle opere connesse (Treviglio, Pontirolo, Arcene, Ciserano, Levate, Stezzano, Verdello, Verdellino, Bergamo) hanno già discusso in due diversi collegi di vigilanza convocati nel 2008 e 2009. Senza però che abbiano poi avuto una concreta soluzione.

Da qui la recente decisione del Comune di Treviglio di inviare, a nome anche degli altri Comuni, all'assessore regionale alla Mobilità Raffaele Cattaneo la richiesta di convocazione di un nuovo collegio di vigilanza per fare il punto con Rfi (Rete ferroviaria italiana) sui ritardi nei lavori.

Ormai da più di due anni il Comune di Verdellino sta richiedendo la sistemazione del sottopasso in via Berlino, nella zona industriale, che deve essere alzato per consentire un più agevole passaggio dei camion. Ma anche del sottopasso in via Veneto interessato da problemi di infiltrazioni d'acqua. E infine del sottopasso pedonale della stazione ferroviaria di Verdello-Dalmine che presenta vari tipi di criticità: oltre a infiltrazioni d'acqua, mancanza di telecamere di videosorveglianza e barriere architettoniche che impediscono ai disabili in carrozzina di accedere al binario 2.

Un problema ai sottopassi si trova infine anche a Treviglio: il manto stradale della pista ciclabile del sottopasso in via Bottego presenta dei pericolosi avvallamenti a causa di alcuni cedimenti del fondo stradale. Il Comune ha inviato circa un anno fa a Rfi fa una richiesta di intervento alla quale però non ha ancora ottenuto nessuna risposta.

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