Passò col rosso in bicicletta:
restituiti i punti della patente

Dopo un viaggio lungo più di un anno, i punti sono tornati al loro posto, sulla patente di guida. Fabrizio Segnini, 44 anni, ha riottenuto dal giudice di pace l'annullamento della decurtazione più famosa e grottesca della recente storia stradale italiana. La storia è quella consumatasi a un incrocio di via Baioni (nei pressi del campo Utili) nella pigra e assolata domenica del 9 agosto 2009.

Segnini, passando in bici col rosso davanti a una pattuglia della polizia, aveva perso sei punti e guadagnato il triste record di primo ciclista della Penisola a subire una sottrazione nel punteggio della patente. Il pacchetto sicurezza, fin lì famoso per le polemiche sulle ronde, era infatti stato introdotto da nemmeno 48 ore, insieme a quella norma un po' bislacca (e nel frattempo riveduta) che andava a intaccare il documento di guida anche di chi si muove a pedali.

Titolare di una delle ditte di traslochi più rinomate della provincia, aveva detto: «La contravvenzione mi sta bene, perché col rosso sono passato - aveva ragionato a mente serena -, ma i punti della patente di guida che c'entrano se l'infrazione l'ho commessa in bicicletta?». Concetto che, codice alla mano, ha ripreso il suo avvocato, Marcello Gnecchi, nel confezionare il ricorso. Il legale s'è appellato all'articolo 3 della Costituzione. E alla fine della «battaglia» i punti sono tornati.

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