Sole delle Alpi, reato o no?
Ora la palla passa al Gip

Sole delle Alpi-Comitato, uno a zero. Ma la partita non è chiusa: si va in udienza. Succede a Cividate, dove è tornata a tener banco la faccenda del simbolo (per i contro «politico al cento per cento», per i pro «semplicemente legato alla nostra tradizione») messo a decorare la piazza Papa Giovanni XXIII.

Un gruppo di cittadini contrari all'uso del simbolo «adottato» dalla Lega aveva presentato a gennaio un esposto in Procura, contestando la scelta dell'amministrazione (a guida lumbard) di usare il sole come decorazione e suffragando la protesta con 589 firme. Adesso il pubblico ministero si è espresso, chiedendo l'archiviazione. Non ci sarebbero gli estremi per ravvisare il reato di abuso d'ufficio. Mettere il Sole delle Alpi in piazza, secondo il magistrato, non è reato.

Palla ora nel campo del Giudice per le indagini preliminari.

Saputo della richiesta d'archiviazione da parte del sostituto procuratore Franco Bettini, il sindaco lumbard Luciano Vescovi, pur dicendo che «è un buon segno», sceglie il no comment, «in attesa che ci sia una decisione definitiva».

Il comitato «Amici della piazza», invece, mette le mani avanti. Chiosa il referente Marco Caproni. «Stiamo già valutando un ricorso». E a mettere carne al fuoco ci pensa l'opposizione consiliare, con Dario Frigeni del «Gruppo grande Cividate»: «Stiamo pensando anche noi di passare a vie legali. Quella piazza è veramente desolante e mal riuscita, anche se costata parecchio».

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