La storia dei cimiteri cittadini
Aperta una mostra al Famedio

Per una settimana sarà possibile esplorare le origini dei primi cimiteri cittadini, che risalgono a due secoli fa, e in particolare del Monumentale in attività dall'inizio del ‘900. Sabato mattina è stata infatti inaugurata, nello spazio sacro del Famedio, la mostra che propone alcuni documenti storici e una serie di informazioni riguardanti quei lontani avvenimenti.

Alla cerimonia sono intervenuti l'assessore Marcello Moro e il presidente del Consiglio comunale Guglielmo Redondi. L'esposizione sarà proposta fino al 4 novembre e potrà essere visitata negli orari di apertura del camposanto. Il Famedio, posto nella parte alta della facciata, è così chiamato poiché accoglie le spoglie di personaggi di fama. Al suo interno si possono visionare delle teche con documenti dell'epoca e schizzi originali; inoltre è possibile ammirare alcuni preziosi affreschi. La nascita dei moderni cimiteri – viene spiegato in un documento guida consultabile nelle teche – si deve alle disposizioni di un editto emanato il 16 giugno 1804 da Napoleone Bonaparte. L'editto, per ragioni di igiene sociale, proibiva la secolare tradizione di seppellire i defunti nelle chiese e nei piccoli cimiteri dentro le città. Obbligava quindi i Comuni a costruire, per le sepolture, appositi campi fuori dalle mura cittadine e lontani almeno 200 metri dalle abitazioni.

A Bergamo furono inaugurati tre cimiteri nel 1810: uno nella zona di S. Lucia, oggi via Nullo, un altro in Valverde e il terzo nella piana di S. Maurizi. Nel 1813 il cimitero di S. Lucia, a causa di una localizzazione inadatta, fu chiuso e sostituito dal nuovo camposanto di S. Giorgio costruito alla Malpensata. Questi tre cimiteri rimasero in funzione per tutto l'800. A causa di carenze igieniche e all'espansione delle zone abitative, nel 1895 fu decisa la costruzione di un nuovo grande cimitero in grado di accorpare tutti gli altri. Il concorso fu vinto dal progetto dell'architetto Ernesto Pirovano e nel luglio del 1904 avvennero le prime sepolture al Monumentale.

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