I tour operator stranieri in visita:
«A Bergamo si sente la storia»

Tredici tour operator europei sono giunti a Bergamo per inserire nei loro pacchetti turistici rivolti soprattutto al soggiorno lacustre anche la nostra città. Da Russia, Repubblica Ceca, Germania, ma anche Olanda, Gran Bretagna e dalle più vicine Austria e Svizzera.

Tredici tour operator europei sono giunti a Bergamo per inserire nei loro pacchetti turistici rivolti soprattutto al soggiorno lacustre anche la nostra città. Da Russia, Repubblica Ceca, Germania, ma anche Olanda, Gran Bretagna e dalle più vicine Austria e Svizzera hanno visitato la Bergamasca scoprendo il lago d'Iseo e Città Alta passando per la famosa acetaia di Carobbio degli Angeli.

Russi
A L'Eco di Bergamo hanno raccontato perché Bergamo ha conquistato il cuore degli europei. «Mi piace molto l'atmosfera che si respira in Città Alta – spiega per esempio Tatiana Nalgrandyan, responsabile della compagnia turistica Roza Vetrov di Mosca che ogni anno propone 18 pacchetti per l'Italia –, si sente la storia, e poi i bergamaschi rendono questa città piacevole da vivere».

Olandesi
«Organizzo tour individuali – spiega invece l'olandese Joke Croes, direttore di Creatief Reizen a Den Haag (Aja) – e il target di turisti è soprattutto coppie di adulti: cercano arte, storia, cultura, ma anche camminate o biciclettate non troppo impegnative. Usano la formula fly and drive e quindi mi auguro che parcheggi e risalite per Città Alta siano comode».

Giapponesi
Sono invece pochissimi i turisti giapponesi che attualmente arrivano a Bergamo, non sono neppure rilevati dalle statistiche della Provincia che li comprendono nella categoria generale degli «altri Paesi» . Ma la possibilità di un nuovo segmento da esplorare c'è, seppur di nicchia. «È molto alta la percentuale di turismo verso l'Italia legato al mondo degli affari – sottolinea Masaaki Hojo – concentrato soprattutto nel settore tessile e su Milano in occasione dei grandi eventi della moda. Terminata la giornata di lavoro però vorrei offrire ai miei clienti un luogo silenzioso, dove trovare buon cibo e vino di qualità, ma anche un contesto artistico particolare, dove trovare un po' di relax. Bergamo potrebbe essere l'ideale».

Leggi tutto su L'Eco di Bergamo del 1° novembre

© RIPRODUZIONE RISERVATA