Furti nei bar della Lombardia
A Dalmine la base logistica

Dalle indagini dei carabinieri di Fiorenzuola d'Arda, il cascinale di Mariano al Brembo perquisito mercoledì mattina sarebbe stata la base logistica di una o più bande dedite ai furti di slot machines in bar in varie zone della Lombardia e anche in Emilia.

Dalle indagini dei carabinieri di Fiorenzuola d'Arda, il nucleo operativo che ha seguito l'inchiesta, il cascinale di Mariano al Brembo perquisito mercoledì mattina sarebbe stata la base logistica di una o più bande dedite ai furti di slot machines in bar in varie zone della Lombardia e anche in Emilia.
Il blitz scattato al culmine dell'indagine, e al quale hanno preso parte anche i carabinieri della compagnia di Treviglio, competente per territorio, ha portato all'arresto di uno dei presunti componenti della banda: si tratta di un cittadino di origine romena, di 36 anni, colpito da un mandato di cattura per una rapina e dunque ricercato.


È stato portato, mercoledì pomeriggio al termine del controllo, nel carcere di via Gleno a Bergamo. Altri due componenti della banda sono stati tratti in arresto a fine ottobre in provincia di Piacenza. Il controllo è scattato attorno alle 8 e ha interessato un cascinale della campagna di Mariano, frazione di Dalmine, dove vivono diversi immigrati provenienti dalla Romania. Gli accertamenti sono proseguiti per tutta la mattinata. Sono state perquisite diverse abitazioni: proprio nei locali del cascinale, secondo quanto ricostruito dai militari del nucleo operativo e radiomobile di Fiorenzuola d'Arda, sarebbero stati pianificati alcuni dei furti messi a segno negli ultimi mesi in bar e tabaccherie di una buona fetta della Lombardia: la pianura bergamasca, la zona del Cremasco e le province di Lodi e Cremona, ma anche fino in Emilia, nel Piacentino. In effetti nelle ultime settimane il numero di furti di slot machines avevano fatto registrare un'impennata anche nella Bergamasca, arrivando anche a numeri compresi tra 5 e 10 in una stessa notte.
Tanto da far ipotizzare ai referenti delle aziende che forniscono le macchinette che non si trattasse di colpi casuali e che dietro ci fossero delle bande molto ben organizzate.


Ora le ulteriori indagini consentiranno di appurare esattamente quanti furti avrebbero messo a segno le persone già arrestate nel Piacentino e il romeno finito in manette ieri mattina a Mariano. Per questo i carabinieri mostreranno ai titolari dei bar che hanno subito uno o più furti, anche nella Bergamasca, le fotografie degli arrestati.
Saranno poi avviati i confronti con le impronte digitali rilevate durante i vari furti con quelle degli arrestati dai carabinieri di Fiorenzuola. Gli investigatori sono comunque convinti che gran parte dei furti venissero pianificati appunto nei locali del cascinale alle porte di Mariano. Lì la banda avrebbe organizzato i vari colpi e proprio dal cascinale gli autori dei furti sarebbero partiti per mettere a segno i vari colpi nei bar, spingendosi fino alla provincia di Piacenza. L'ultimo colpo della banda delle slot machines nella Bergamasca risale alla notte tra domenica e lunedì, al bar Achille di via San Lorenzo a Palosco.
In precedenza, nella notte tra venerdì e sabato, era stata portata via una macchinetta cambiamonete dal bar «Dopoiole» di Pontirolo Nuovo, sempre nella Bassa. Le ulteriori indagini dell'inchiesta portata avanti dai militari di Fiorenzuola chiariranno se anche questi ultimi episodi siano collegati con i romeni arrestati. L'augurio, nel frattempo, è che si plachino i furti.

© RIPRODUZIONE RISERVATA