Legarflex, danni per due milioni:
distrutto dalle fiamme il magazzino

Danni per oltre due milioni di euro alla Legarflex di Pontida: è il bilancio, secondo le prime stime, dell'incendio scoppiato nella prima mattinata di giovedì, 4 novembre. L'azienda è specializzata in reti e materassi: ora è senza il magazzino.

Danni per oltre due milioni di euro alla Legarflex di Pontida: è il bilancio, secondo le prime stime, dell'incendio scoppiato nella prima mattinata di giovedì, 4 novembre. L'azienda di Pontida, specializzata nella realizzazione di reti e materassi, ora è senza il magazzino e i responsabili ne dovranno trovare un altro al più presto per poter proseguire regolarmente l'attività. Nel rogo un dipendente è rimasto lievemente intossicato.

L'incendio è divampato intorno alle 8,30 e il fumo nero e denso era visibile a chilometri di distanza: secondo i primi accertamenti dei vigili del fuoco le fiamme sarebbero partite dalla zona in cui si trova un quadro elettrico, forse a causa di un cortocircuito, e hanno trovato facile esca nei materiali utilizzati per le reti, le doghe e i materassi.

La Legarflex si trova lungo la Briantea, che in quel tratto ha il nome di via Bergamo: le fiamme hanno distrutto uno dei tre capannoni, quello appunto riservato al magazzino, che si trovano di fianco allo stabile degli uffici.

Sul posto sono accorse numerose squadre dei vigili del fuoco: da Bergamo, Zogno, Treviglio, Dalmine, Merate, e perfino la cisterna con l'acqua dal distaccamento dell'aeroporto di Orio al Serio. E ancora le ambulanze e l'elicottero del 118 di Bergamo: sono uno dei dipendenti - che nel momento in cui è scoppiato l'incendio stavano lavorando - è rimasto intossicato, ma fortunatamente non sarebbe grave.

L'incendio ha interessato una superficie di un migliaio di metri quadrati: oltre al magazzino anche la zona adibita a carico e scarico. Per spegnere le fiamme i pompieri sono stati impegnati per quasi sette ore, fino al pomeriggio.

Ora dovranno essere eseguite le operazioni di pulizia: lunedì l'attività dei 30 fra impiegati e operai riprenderà regolarmente, ma si dovrà trovare al più presto una soluzione per lo stoccaggio delle merci.

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