Aumento delle tariffe e tagli dei servizi
I pendolari bergamaschi non ci stanno

«I pendolari giudicano irricevibili le proposte fatte nella serata di venerdì 5 novembre al tavolo del Trasporto pubblico locale della Lombardia relativamente ad aumenti tariffari e tagli ai servizi». È questo quando dichiarano i pendolari ferroviari bergamasca dopo la riunione con l'assessore regionale alla Mobilità Raffaele Cattaneo.

«I pendolari giudicano irricevibili le proposte fatte nella serata di venerdì 5 novembre al tavolo del Trasporto pubblico locale della Regione Lombardia relativamente ad aumenti tariffari e tagli ai servizi». È questo quando dichiarano i pendolari ferroviari bergamasca dopo la riunione con l'assessore regionale alla Mobilità Raffaele Cattaneo che «ha evidenziato non solo l'impossibilità di utilizzare, per mitigare gli effetti del taglio alle risorse per i trasporti pubblici, i fondi Fas, ma anche di incrementare le entrate attraverso una azione di riequilibrio finanziario delle risorse all'interno del sistema della mobilità».

La proposta dell'assessore consisterebbe, di fatto, in tagli ai servizi sino al 12% e di aumenti tariffari del 25% con punte sino al 30% per la corsa semplice. «La somma dei tagli ai servizi e della tariffe comporterebbe una perdita di utenti che può essere stimata nel 9%, causando un incremento delle auto circolanti in Lombardia pari a 200.000 veicoli e quasi 400 milioni di chilogrammi di gas serra in più - spiega il Comitato pendolari bergamaschi -. Sono state rigettate le proposte dei pendolari, che chiedevano una maggiore oculatezza nell'utilizzo degli investimenti, in particolare dei 25 miliardi connessi all'Expo, ai fini di aumentare la velocità commerciale dei trasporti pubblici, anche mediante la predisposizione di un Piano della Mobilità regionale».

«Tutto il peso della manovra finanziaria - continuano i pendolari - viene quindi scaricato sui pendolari, sugli utenti dei trasporti pubblici e sui lavoratori del settore a causa delle preclusioni ideologiche nella ricerca di un maggiore equilibrio delle ricadute della manovra economica, perseguibile, ad esempio, con la ricerca di nuove risorse, quali una piccolissima rimodulazione delle accise sui carburanti. Riproporremo le nostre soluzioni in occasione dell'audizione da parte della V Commissione Trasporti e Territorio del Consiglio regionale della Lombardia, prevista per giovedì 11 novembre».

L'assessore Cattaneo ha spiegato così le sue ragioni. Le proposte sono finalizzate a mitigare gli effetti della manovra finanziaria che prevede, a oggi, una riduzione di 247 milioni di euro per il trasporto pubblico locale. L'impegno assunto dall'assessore è di far scendere ulteriormente la quota dei tagli al di sotto dei 200 milioni di euro.

«Queste misure non sono state volute da Regione Lombardia che cerca di portare avanti strategie per far fronte ai tagli alla spesa previsti dalla manovra finanziaria. Non si può nascondere la testa sotto la sabbia e fingere che i tagli non ci siano: occorre affrontarli responsabilmente decidendo insieme a enti locali, aziende di trasporti su ferro e gomma, pendolari e associazioni, dove è possibile recuperare risorse e quali azioni da mettere in campo per migliorare il servizio».

Per quanto mi riguarda - ha aggiunto l'assessore Cattaneo - ho avanzato tre proposte: la prima mira a incentivare le famiglie a utilizzare i mezzi pubblici venendo loro incontro sull'acquisto dei biglietti con incentivi e agevolazioni per i nuclei che utilizzano i treni. Gli operatori del ferro hanno già dato la propria adesione».

La seconda proposta avanzata dall'assessore Cattaneo prevede l'integrazione tariffaria di tutti i mezzi pubblici lombardi. «È da tempo che se ne parla e le aziende, su questo argomento, non hanno mai voluto raggiungere un accordo - è stato il commento dell'assessore -. Ora la Regione sta lavorando a questo importante obiettivo che prevede la vendita di un titolo di viaggio unico per tutti i mezzi pubblici, sia del ferro che della gomma con validità giornaliera, plurigiornaliera e mensile. La terza proposta prevede un aumento dei biglietti di corsa singola maggiore rispetto agli abbonamenti, un modo per venire incontro ai pendolari, che andrà di pari passo con l'efficientamento e una maggiore qualità del servizio».

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