Addio al 64enne morto in Abruzzo
«Spirito educativo con i giovani»

Oltre duecento persone, visibilmente commosse, hanno rivolto nella chiesa di San Colombano a Valtesse, l'ultimo saluto a Gianni Regazzoni, il sessantaquattrenne, nativo di Piazza Brembana e residente in via De Gasperi a Bergamo, deceduto sabato mattina all'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

Oltre duecento persone, visibilmente commosse, hanno rivolto nella chiesa di San Colombano a Valtesse, l'ultimo saluto a Gianni Regazzoni, il sessantaquattrenne, nativo di Piazza Brembana e residente in via De Gasperi a Bergamo, deceduto sabato mattina all'ospedale San Salvatore dell'Aquila.

L'uomo, in Abruzzo per la commemorazione dei defunti, mentre stava rientrando a piedi nell'abitazione dei familiari della moglie lungo la strada di Collemarino, frazione di Tornimparte, quando era stato travolto dall'auto di un suo nipote che l'aveva notato troppo tardi a causa della scarsa illuminazione.

Regazzoni, ex bancario in pensione, ha urtato con la testa un muretto laterale ed è morto dopo giorni di agonia. Il funerale è stato celebrato dal parroco Oliviero Giuliani che, con parole toccanti, ha ricordato la passione di Regazzoni per la squadra dell'Ordival, di cui è stato segretario: «Nel seguire con passione la locale squadra di calcio - ha raccontato - ha avuto modo di trasmettere il suo spirito educativo agli adolescenti. Un impegno ammirevole che ha caratterizzato gran parte del suo percorso terreno».

Un ex collega della banca ha ricordato la sua grande disponibilità con tutti e il suo ruolo di sindacalista negli anni Settanta. Dopo la cerimonia il feretro ha raggiunto il cimitero di Bergamo per la tumulazione.

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