I pendolari si lamentano con la Provincia
e ribadiscono il no a Treviglio Ovest


Il Comitato pendolari bergamaschi si è lamentato con la Provincia perché l'incontro a cui è stato invitato a partecipare aveva un ordine del giorno completamente diverso da quello annunciato. È stato ribadito il no alla fermata a Treviglio Ovest del Bergamo-Milano.

Il Comitato pendolari bergamaschi si è lamentato con la Provincia di Bergamo perché l'incontro a cui è stato invitato a partecipare aveva un ordine del giorno completamente diverso da quello annunciato. È stato ribadito il no alla fermata a Treviglio Ovest del Bergamo-Milano. Ecco il comunicato.

«Gentile assessore Capetti, come Comitato pendolari bergamaschi, abbiamo aderito volentieri all'invito rivoltoci via email di partecipare a un incontro il 9 novembre con Lei, nella sua qualità di assessore alla Viabilità e ai Trasporti della Provincia di Bergamo, perché l'oggetto, "nuovo orario ferroviario 12.12.2010", avrebbe meritato sicuramente un comune confronto costruttivo».

«Con nostra sorpresa, ci siamo trovati a partecipare, invece, ad un incontro con un ordine del giorno completamente diverso: di nuovo la questione della fermata alla stazione Treviglio Ovest dei treni Bergamo-Milano e ritorno».

«Non ci sembra un comportamento corretto da parte di un'istituzione come la Provincia di Bergamo, che Lei rappresenta, convocare un incontro su un ordine del giorno fasullo: glielo diciamo a chiare lettere».

«Ciò premesso, entrando nel merito, la nostra posizione come Comitato sulla fermata di Treviglio Ovest rimane la stessa di un anno fa: alla stazione di Treviglio Centrale ci sono 9 treni per Milano nelle fasce orarie pendolari; lo stesso al ritorno. Inoltre, in aggiunta ci sono anche i treni Suburbani, uno ogni 15 minuti; nelle stesse fasce orarie, di treni sulla Bergamo-Milano e ritorno ce ne sono solo 5».

«Su questa base oggettiva, ribadiamo il nostro fermo e motivato no alla fermata dei treni Bergamo-Milano e ritorno alla stazione di Treviglio Ovest, che comporterebbe un immotivato prolungamento dei tempi di percorrenza per i pendolari che da Bergamo vanno a lavorare quotidianamente a Milano».

«Se Lei volesse, saremmo lieti di incontrarla per parlare veramente di orari e di qualità dei treni della Bergamasca, e per illustrarle i bisogni e le proposte dei pendolari delle linee Bergamo-Milano via Treviglio, Bergamo-Milano via Carnate, e Palazzolo-Bergamo, a fronte della minacciata riduzione delle corse e degli aumenti dei costi dei biglietti e degli abbonamenti preannunciati dalla Regione Lombardia».
Dante Goffetti, del Comitato pendolari bergamaschi

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