Morto il cavalier Pietro Pozzoni
Guidava un colosso editoriale

Il cavalier Pietro Pozzoni, Piero per tutti, l'imprenditore di Cisano alla guida del gruppo grafico-editoriale terzo in Europa, è morto sabato 13 novembre a 85 anni, intorno a mezzogiorno, ma ha lavorato fino all'ultimo. Le sue condizioni erano peggiorate nell'ultimo mese.

Il cavalier Pietro Pozzoni, Piero per tutti, l'imprenditore di Cisano alla guida del terzo gruppo grafico-editoriale in Europa, è morto sabato 13 novembre a 85 anni, intorno a mezzogiorno, ma ha lavorato fino all'ultimo, dispensando consigli ai cinque figli. Le sue condizioni erano peggiorate nell'ultimo mese.

Pozzoni ha sempre tenuto un profilo molto basso. Schivo e riservato, eppure nelle nostre case il cavalier ci entrava tutti i giorni: riviste, cataloghi, persino gli assegni della maggior parte delle banche vengono stampati nelle sue aziende, quelle del gruppo che porta il suo nome.

Una realtà nata nel 1913 come cartoleria con stampa annessa, ereditata dal padre e dallo zio nel 1948, a soli ventitré anni d'età. Era la sua soddisfazione, il lavoro. Negli ultimi tempi lavorava da casa, accanto a sua moglie Luciana Novali, e aveva meravigliato un po' tutti quelli che erano abituati al suo piglio da generale buono.

Oggi il Gruppo Pozzoni conta quasi 2.000 dipendenti, dall'azienda «madre» di Cisano, a pochi passi dalla sua villa, a Cinisello Balsamo, Brivio (Lecco), Pozzo d'Adda, Filago e Madone, fino a Brendola, nel Vicentino, e Quagliano, Napoli. Un «impero» da oltre 500 milioni di fatturato che ne fanno il terzo gruppo del settore in Europa, primo in Italia.

Lunedì ai funerali di Pozzoni, sono in programma alle 14 nella chiesa parrocchiale di Villasola, arriverà il gotha dell'industria italiana: Maurizio Costa, amministratore delegato Mondadori, forse Marina Berlusconi, sua presidente, banchieri e gente comune. L'azienda resterà chiusa lunedì per lutto.
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