Centinaia di persone a Valgoglio
per la prima rassegna caprina

Centinaia di persone hanno raggiunto Valgoglio per ammirare meravigliati la bellezza di molto capre. Il parroco Don Moioli ha benedetto i circa 200 animali, quasi tutti di razza orobica e appartenenti a hobbysti. Un successo la prima rassegna caprina.

«Il Signore ha voluto affiancare gli animali all'uomo, perché gli fossero d'aiuto. Lo dicono anche le Scritture e la vita dei santi. Ricordiamo, per esempio, il cane che nutrì San Rocco, i corvi inviati a sostenere il profeta Elia nel deserto, il maialino che accompagnava Sant'Antonio abate nelle sue peregrinazioni».

«Gli animali sono dotati di intelligenza, sono esempio di fedeltà e di aiuto, amano stare insieme. Tutte qualità che a volte non troviamo nell'uomo. E anche la fiera delle capre - tra i primi animali addomesticati dall'uomo e che hanno provveduto al suo sostentamento - intende rappresentare tante positive peculiarità di questi simpatici animali, oltre ad essere un momento di di aggregazione per la gente che vive in montagna».

Sono le parole espresse da don Primo Moioli, parroco di Valgoglio e Novazza, nell'omelia della messa che ha preceduto la prima rassegna caprina di Valvoglio. Don Moioli ha benedetto i circa 200 animali sistemati sotto una tensostruttura, quasi tutti di razza orobica e appartenenti a hobbysti. Centinaia di persone hanno raggiunto Valgoglio per ammirare meravigliati la bellezza di molto capre.
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