L'abbraccio di tutta Casnigo
a Elena e al piccolo Giovanni

Un silenzio surreale e una folla commossa hanno caratterizzato a Casnigo i funerali di Elena Bertocchi, la trentaquattrenne al settimo mese di gravidanza morta per un'improvvisa embolia polmonare lo scorso martedì. Aspettava un bimbo che avrebbe chiamato Giovanni.

Un silenzio surreale e una folla commossa hanno caratterizzato a Casnigo i funerali di Elena Bertocchi, la trentaquattrenne al settimo mese di gravidanza morta per un'improvvisa embolia polmonare lo scorso martedì. Nel grembo di Elena, la cui salma è composta in una bara bianca ricoperta di fiori, è rimasto il piccolo Giovanni, unito per sempre alla mamma nel fatale destino.

A celebrare i funerali, ai quali ha assistito una folla di più di mille persone, praticamente tutto il paese si è stretto intorno ai familiari di Elena, il parroco di Casnigo don Giuseppe Berardelli, il curato di Casnigo don Fulvio Agazzi, il parroco di Cazzano - paese d'origine della donna - don Piero Bonomi, il curato di Albino don Gianluigi Belometti e i padri Giosuè e Ferdinando dei Dehoniani, congregazione in cui ha lavorato per molto tempo Amadio, il papà di Elena.

Presente anche il maresciallo dei carabinieri di Fiorano al Serio, Ignazio Grinciari, stazione nella quale lavora il cognato della 34enne deceduta. C'erano anche molti esponenti del mondo teatrale e sportivo di Albino, che vede il padre Amadio in prima fila.

Nella sua omelia, il parroco ha sottolineato come il Vangelo ricordi che nel giorno della morte di Gesù «alle 15 si fece buio in tutta la Terra. Proprio l'ora in cui sono morti Elena e il piccolo Giovanni. Ma come Cristo è risorto, anche Elena e Giovanni hanno la certezza della resurrezione».

Il papà Amadio ha letto un ricordo di Elena e del piccolo Giovanni, così come i suoceri Mario e Franca, mentre la cognata Laura ha letto una poesia in dialetto casnighese che aveva scritto tempo fa per Elena, la cui salma è stata tumulata nel cimitero di Casnigo.

La casa di via Santo Spirito a poche decine di metri dalla parrocchiale è stata in questi giorni meta incessante della gente della Val Gandino, che ha testimoniato affetto e vicinanza al marito Claudio Cattaneo, ai genitori Amadio e Celestina, alla sorella Barbara, alla cognata Laura, ai suoceri Mario e Franco, ai cognati e ai nipoti.

A fianco della bara c'era un dipinto della Madonna d'Erbia, venerata nel santuario cui si accede salendo lungo la strada che lascia l'abitato di Casnigo proprio in prossimità della casa di Elena.

Elena, rientrata al mattino da un'ecografia di routine, aveva pranzato martedì con i familiari e successivamente si era ritirata in camera per riposare. Il marito dal soggiorno ha avvertito un tonfo ritrovandola distesa e allertando immediatamente i soccorsi, che purtroppo sono risultati vani.

I funerali originariamente previsti per sabato, sono stati anticipati ad oggi.

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